Centrodestra, i partiti vogliono discutere con la presidente

La governatrice Donatella Tesei
di Federico Fabrizi
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Mercoledì 20 Ottobre 2021, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 16:54

PERUGIA - Un incontro tra i coordinatori dei tre partiti di maggioranza, insieme alla presidente Donatella Tesei. Da fare presto, anzi prestissimo. Il centrodestra uscito sconfitto dalle elezioni amministrative riparte da qui. Ieri, intanto, anche i big dei partiti hanno discusso a distanza, da remoto, con la giunta su un tema delicatissimo per i prossimi mesi: il nuovo piano dei rifiuti. Materia da maneggiare con estrema cura, su cui non sarà possibile muoversi in ordine sparso e sulla quale si misurerà un pezzo importante dell'azione di governo del centrodestra nella regione.
Ma adesso Virginio Caparvi (Lega), Franco Zaffini (Fdi) e Andrea Romizi (Fi) si trovano a dover riaccendere i motori dopo quello che viene apertamente definito come «incidente di percorso», cioè il ko tre su tre subito alle comunali di Città di Castello, Assisi e Spoleto.
La prima difficoltà è far smaltire le scorie delle sconfitte. Ad Assisi, ad esempio, il candidato sindaco Marco Cosimetti avrebbe avuto più di qualche rimbrotto nei confronti dei partiti Lega ed Fdi in particolare accusati di aver speso troppe energie nella competizione interna per le preferenze a discapito del risultato di squadra. La sconfitta brucia, non solo per il valore simbolico della città del Patrono d'Italia, ma anche perché è avvenuta in casa di uno degli uomini forti del Carroccio umbro: il capogruppo in consiglio regionale Stefano Pastorelli, punto di riferimento nel partito dell'asse Caparvi-Marchetti.
A Città di Castello, dopo lo scisma a destra, sarà davvero un'impresa far riavvicinare generazioni distanti come quelle di Andrea Lignani Marchesani e Riccardo Marchetti. A Spoleto la partita su Sergio Grifoni se l'è giocata con un certo peso il coordinatore regionale del partito della Meloni, Franco Zaffini, ed il ballottaggio ha risentito di quanto accaduto prima. I retroscena raccontano di ranghi tutt'altro che serrati, in particolare sul versante azzurro.
Ora i coordinatori dei partiti vogliono che sia della partita anche la presidente Tesei. Non è un caso che nei giorni scorsi il segretario del Carroccio Virginio Caparvi abbia incontrato il suo gruppo regionale. Si è discusso anche del rimpasto di giunta. Caparvi vuole avere certezza delle carte che ha in mano. Consiglieri disponibili al trasloco da Palazzo Cesaroni a Palazzo Donini? Pochi. Due su sette: Paola Fioroni e Stefano Pastorelli. Forse due e mezzo con Daniele Carissimi. Di fatto, per la sostituzione di Enrico Melasecche torna a prendere quota l'opzione Nico Nunzi.
In controluce si gioca il confronto tra partiti e presidente. La Lega rivendica il peso numerico in aula, anche se il gruppo del Carroccio non è così compatto; Fdi richiama la necessità di far entrare nel dibattito più politica e più partiti, obiettivo che però è difficile da perseguire senza un posto in giunta. Forza Italia punta a fare di necessità virtù, il fatto di essere fuori dal derby per la leadership della coalizione permette agli azzurri di dispensare consigli improntati a calma e sangue freddo, ricordando a tutti che di incidenti di percorso non se ne possono contare più di uno.
Federico Fabrizi
federico.fabrizi@ilmessaggero.it
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