Chiede una casa, la clamorosa protesta di una giovane ternana che dorme sotto l'ufficio del sindaco Latini

Chiede una casa, la clamorosa protesta di una giovane ternana che dorme sotto l'ufficio del sindaco Latini
di Monica Di Lecce
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 08:48
TERNI «Le porto un caffè?» E' una signora distinta, elegante e ben vestita, quella che ieri mattina si è avvicinata di buon ora per offrire una bevanda calda a Valentina, la ragazza che da lunedì è in sciopero della fame sotto Palazzo Spada. E' qui che la giovane ha trascorso la notte e che continuerà a farlo nei prossimi giorni, fino a quando le sue condizioni di salute glielo consentiranno. Rivendica il diritto a una casa e per farlo ha preso un sacco a pelo e, "armata" di cartelli, si è piazzata sotto il Comune. La sua è una protesta silenziosa ) ma che fa rumore a giudicare dalle persone che si sono soffermate a leggere le sue rivendicazioni e a portarle qualche bevanda. «Si sono fermati in tanti racconta interrompendo eccezionalmente per Il Messaggero, il silenzio soprattutto stranieri ma anche qualche esercente della zona. Sono stati tutti molto carini e mi hanno detto che rispettano la mia lotta». Non è molto propensa a parlare della sua vicenda. «Non è la mia storia ciò che interessa dice è la mia battaglia. Siamo in tanti a essere in questa situazione: senza una casa. Fare quello che sto facendo in questi giorni ossia metterci la faccia, tirar fuori la mia invalidità, mi è costato molto ma lo sto facendo per tutti quelli che si trovano nella mia stessa condizione». 39 anni, un'invalidità civile, e il Covid che ha segnato per lei l'uscita dal mondo del lavoro.
Grazie alla rete di accoglienza messa in piedi da don Luca Andreani è riuscita a trovare per qualche tempo ospitalità «ma aggiunge non si può reggere tutto solo sulla carità cristiana. Negli ultimi 18 mesi sono stata a casa di una signora che ho conosciuto attraverso don Luca, ma ora non ho più la faccia di restare. E' una questione di dignità personale anche davanti agli occhi dei familiari di questa donna». I suoi problemi con la casa sono iniziati già nel 2018. «Per un periodo mi sono attrezzata facendo anche due cammini di Santiago di Compostela racconta lì si trova accoglienza a 5 euro contro i 40 degli alberghi più modesti di Terni». Ricorda che il diritto alla casa è riconosciuto dalla legge. «Ogni individuo ha diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio con particolare riguardo all'abitazione», dice Valentina citando la Dichiarazione universale dei diritti umani. Della sua situazione è al corrente anche l'amministrazione comunale. «Sono seguita dai servizi sociali prosegue - e ieri (lunedì ndr.) ho parlato anche con l'assessore Ceccotti. Mi è stato proposto di essere inserita nel progetto dell'Emergenza freddo, ma non ho accettato perché è una soluzione tampone. Non trovo comunque dignitoso andare in un posto a dormire la sera, per poi andarsene la mattina». Ora spera nel bando per gli alloggi popolari. «Domani (oggi ndr.) portiamo in commissione prima, in consiglio poi, il nuovo regolamento del prossimo bando per gli alloggi popolari rivela l'assessore al Welfare, Cristiano Ceccotti che prevede, tra l'altro un maggior punteggio per le donne vittime di violenza e per le persone vulnerabili». Il bando uscirà entro l'anno.
 
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