Il caso Corvi, lo spaccio l'ambiente: in "sospeso" le inchieste del procuratore di Terni dopo la decisione del Csm

Il caso Corvi, lo spaccio l'ambiente: in "sospeso" le inchieste del procuratore di Terni dopo la decisione del Csm
di Vanna Ugolini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Gennaio 2023, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 11:32

Il caso che riguarda la scomparsa di Barbara Corvi, le tante inchieste sullo spaccio di droga a Terni, un'indagine con cui si sarebbe dovuta stabilire l'eventuale responsabilità di alcune aziende, particolarmente inquinanti, sul territorio ternano. Ancora, le investigazioni della Finanza per controllare infiltrazioni della criminalità nel tessuto economico di Terni. Sono queste alcune delle inchieste più significative che l'ex procuratore di Terni, Alberto Liguori stava seguendo prima della decisione shock del Csm. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura, infatti, pochi giorni fa, a sorpresa, ha deciso di non confermare Liguori procuratore di Terni, incarico che ricopre ormai da sette anni, ribaltando l'orientamento della Commissione Direttivi che aveva avuto anche il parere favorevole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. A pesare sulla non riconferma la chat intrattenuta dal magistrato con Luca Palamara: la votazione del Csm si è conclusa con nove voti favorevoli alla permanenza a Terni di Liguori e undici contrari.
Nel frattempo ha preso il suo posto la pm con maggiore anzianità della procura, Barbara Mazzullo. E cosa succederà alle indagini che l'ex procuratore Liguori stava portando avanti? In teoria il pm continuerà a lavorare a Terni, senza però, avere più le sue funzioni di capo, fino a quando il Ministero non bandirà un altro concorso per ricoprire il suo posto. In quel momento - secondo quanto si è appreso - Liguori risulterebbe in sovrannumero e, quindi, potrebbe chiedere il trasferimento. All'arrivo del nuovo procuratore, Barbara Mazzullo (che è facente funzioni) lascerebbe l'incarico e tornerebbe sostituto procuratore. Liguori può anche ricorrere contro la decisione del Csm al Tar. In questo caso, se il Tar decide per la sospensiva, il magistrato rientrerebbe al suo posto fino alla fine del procedimento, in attesa di sentenza. Altrimenti, senza la sospensiva, è necessario aspettare, appunto, la decisione del Tar. Un meccanismo complicato che non agevolerà certamente lo svolgimento delle indagini, anche se, nel frattempo, il magistrato può continuare a portare avanti le inchieste che sono a lui assegnate e a svolgere tutte le funzioni proprie di un sostituto, anche se non potrà più prendere decisioni che riguardano l'ufficio nè, ad esempio, assegnare le indagini ai sostituti o coordinarle.
Una situazione su cui si potrà cominciare a fare luce solo nelle prossime settimane.
PROCESSO SPADA
Al suo arrivo Liguori ha messo a segno una serie di indagini che hanno riguardato la precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco Leopoldo di Girolamo. Sono stati passati al setaccio gli appalti fatti, in particolare quelli con alcune cooperative che impiegavano soggetti emarginati, dal Comune e imbastiti i processi Spada Uno e Spada Due, (sulle consulenze delle Partecipate) che portarono anche agli arresti domiciliari, per quaranta giorni, per l'ex sindaco di Girolamo, L'impianto accusatorio, però, non resse e tutti gli imputati sono stati assolti.
SPACCIO
Intensissimo il suo impegno contro lo spaccio di droga, in particolare dopo la morte di due giovanissimi amici per overdose. Liguori ha sempre invitato le istituzioni e la società civile a lavorare sulla prevenzione e a stare vicino alle esigenze dei giovani. Da ultimo Liguori ha ridato impulso al processo per la scomparsa di Barbara Corvi, la giovane donna sparita da casa nel 2009 e per la cui sparizione è, ancora, accusato il marito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA