Il bovarismo e i libri, ecco il blog di due ragazze di Terni che ancora si annotano tutto a penna

Gaia Marsili e Camilla Annicelli
di Paolo Grassi
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Mercoledì 28 Ottobre 2020, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 12:06

Un blog dedicato alla lettura, ai libri e al confronto di idee, nato quasi per gioco, prima pensato sui banchi di scuola e poi creato per un esame universitario. A crearlo e a lanciarlo, sono state due giovani ragazze umbre, di Terni. Sono Camilla Annicelli e Gaia Marsili, studentesse in scienze della comunicazione. Da novembre 2019 gestiscono il blog “Diritto al bovarismo”, nel quale loro stesse curano le recensioni sui libri, con gli utenti invitati anche a interagire.

«Il diritto al bovarismo – dicono spiegando il motivo di questo nome – è il diritto a liberare le emozioni. Anche leggere un libro, è un modo per liberare emozioni». Si ispirano alle teorie dello scrittore Daniel Pennac. «Ci siamo concentrate molto su di lui, grazie anche a un nostro insegnante, il professor Edoardo Bevilacqua». Digitando sui motori di ricerca “diritto al bovarismo blog”, si trova subito, ma è anche su Instagram.

La grafica, a partire dal carattere di testo simile a quello della vecchia macchina da scrivere, è «una scelta precisa». Oggi studiano all'università, Camilla Annicelli a Siena e Gaia Marsili a Roma.

Ma tra loro, tutto è nato alle scuole superiori: «Eravamo in classe insieme, al liceo delle scienze umane. All'inizio ci stavamo antipatiche. Ma in una vacanza studio fatta insieme, siamo diventate grandi amiche». L'idea di fare un blog, nata proprio a scuola, è diventata realtà grazie a un esame universitario di informatica che Camilla Annicelli doveva sostenere, incentrato proprio su un sito da realizzare. Loro condividono passioni come cultura, cinema, arte e fotografia.

«Tutto ciò che facciamo, lo decidiamo insieme». Il blog invita i lettori a partecipare, anche su discussioni su tematiche come i diritti delle donne e dell'uguaglianza tra etnie, generi e tendenze. E' cliccatissimo e piace molto, «a chi lo frequenta ma anche ai nostri amici». Il futuro? «Il mio sogno – dice Gaia – è scrivere libri». Lo stesso di Camilla, che aggiunge: «Pure il giornalismo, mi affascina. Scrivere su riviste dedicate alle donne». Scrivere. «Scriviamo tanto. Tutto a penna, sulle agende». Meno male che ancora si può, nell'era social.

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