Ci fu più risonanza fuori Orvieto, il mondo dello spettacolo, della televisione, la pianse come si piange una sorella buona e cara, a piangerla meno fu forse proprio la sua terra. Al funerale, che si svolse nella chiesa di Sant'Andrea, c'era poca Orvieto e tanta gente, c'era Gianni a vigilare che tutto si svolgesse nel migliore dei modi, c'erano Tullio Solenghi e Massimo Lopez, i colleghi a lei più vicini da sempre.
Nessun messaggio, oggi, però a ricordarla, se non quello del consigliere comunale Gionni Moscetti, che si impegna a ricordarne al meglio la figura. Nessuna intitolazione, nessun pensiero pubblico per una donna che in fondo ha portato il nome di Orvieto, i suoi usi e costumi, il suo accento inconfondibile, i suoi personaggi, sui palcoscenici d'Italia e nelle case di tutti gli italiani. Si sarebbe potuto fare meglio e di più.
“Sono così interessata, morbosamente ghiotta, obesa di vita, che mi interessa pure la morte, che di essa è il finale… e non è detto.” (Anna Marchesini)
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