«I fondi di Vita Indipendente non arrivano e io rischio la denuncia della badante»

«I fondi di Vita Indipendente non arrivano e io rischio la denuncia della badante»
di Lorenzo Pulcioni
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 09:33

TERNI «Non riesco a pagare la badante di mio fratello disabile e rischio di essere denunciato». Lamberto Laurucci è il tutore legale di suo fratello Fabrizio, 57 anni e invalido al 100 percento, tra i percettori del contributo Vita Indipendente. Il progetto prevede, in base alle esigenze personali e al tipo di disabilità, la possibilità per gli utenti di scegliere come impiegare il contributo. Contributo che la Regione stanzia a beneficio dei Comuni a cui spetta l'erogazione agli utenti che rientrano in graduatoria.

«Mio fratello ha una tetraparesi spastica, sindrome comiziale con grave deficit intellettivo e invalidità al 100 percento - spiega Lamberto, suo tutore legale - l'ultimo pagamento effettuato dal Comune di Terni risale al 29 giugno 2021 e ammontava a 12.247,20 euro. Si tratta del contributo che è servito per coprire le spese della badante fino a marzo 2022. Poi più niente. Delle ultime tre mensilità, una l'ho anticipata io mentre le altre due sono rimaste ancora da saldare. Paradossalmente potrei subire una rivalsa da parte della lavoratrice. Ho chiesto notizie almeno una decina di volte tra Comune e associazione, senza mai avere risposte».

A maggio scorso, con i bandi in scadenza, la Regione aveva dato deliberato il contributo da 696.770,04 euro a parziale copertura del fabbisogno complessivo per sei mesi, da maggio a novembre. Cifra, però, che bastava a coprire solo 116 utenti su 180 in tutta l'Umbria e 18 su 27 nella zona sociale di Terni a cui è destinata una quota di 105.506,42 euro. Tuttavia, in questo caso specifico, si parla di fondi già erogati dalla Regione.

«Il Comune sta procedendo in base alle procedure tecniche della Regione - risponde l'assessore al welfare Cristiano Ceccotti - il vecchio progetto è terminato e ora c'è la fase di rendicontazione. Per il nuovo progetto la Regione ci ha assegnato 105 mila euro che non coprivano tutte le domande, per questo già al tavolo sulle politiche per le disabilità ho preso l'impegno di trovare ulteriori risorse. E così il Comune di Terni aggiunge altri 123 mila euro in modo da coprire tutte le domande presentate. Questo perchè al progetto Vita Indipendente ci crediamo. Nel caso specifico, ci sono step precisi da seguire. C'è una presa in carico dei servizi, la validazione del progetto, poi una volta che i servizi sociali stupilano il protocollo viene erogata la prima tranche e poi il resto a rendicontazione. Ringrazio la Regione che ha preso l'impegno per Vita Indipendente e auspico che nella prossima legge regionale possano essere introdotte procedure meno farraginose sulla rendicontazione che poi si riflettono pure sugli uffici».

Ma Lamberto non ci sta e rilancia: «Ho portato tutti i documenti, ho anticipato i soldi, chiedo lumi ma nessuno mi risponde.

Rischiare di essere denunciato dalla badante di mio fratello è assurdo» conclude.

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