Eurochocolate, Guarducci non molla e rilancia

Eurochocolate, Guarducci non molla e rilancia
di Cristiana Mapelli
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Sabato 26 Settembre 2020, 11:10
PERUGIA - Guarducci non si arrende. «Dobbiamo convivere con il virus, se il Dpcm dell’8 agosto permette di poter organizzare questi eventi, vuol dire che ci sono degli strumenti per farlo» Ancora tira e molla su Eurochocolate in programma dal 16 al 25 ottobre e per cui la decisione definitiva dovrebbe arrivare nel fine settimana. Lunedì o martedì è previsto un incontro del Cor per trattare anche di baracconi e Fiera dei morti. «Perché in ballo – aggiunge Guarducci - c’è la sopravvivenza di Eurochocolate».
IL PIANO SICUREZZA
I tanti tasselli del piano gestione flussi a prova di covid, che comporterà un aggravio di circa 100mila euro, è stato illustrato proprio da Eugenio Guarducci. Tra le proposte, un box del costo di 10 euro, che contiene un braccialetto d’accesso ai varchi (“chock in”), la “tracciock”, un codice a barre che traccia i visitatori da uno stand all’altro, i biglietti di andata e ritorno con un bus o minimetrò. Ai «Chock in» si accederà dopo essersi registrati sul sito di Eurochocolate e le tre aree dove si farà una prima scrematura sono quelle della stazione ferroviaria Fontivegge, del minimetrò a Pian di Massiano e in piazza Partigiani.
Dai varchi sono esclusi residenti e lavoratori dell’acropoli ai quali, assicura Guarducci, saranno assicurate delle “fast lane”. E infine i numeri del pubblico. Partendo dai calcoli sull’edizione light di Umbria Jazz ad agosto, si punta a far circolare in contemporanea al massimo 8 mila persone ogni tre ore. «La sosta media di un visitatore – ha detto Guarducci – è di 3-4 ore». Sulle location alternative, come la città della Domenica, Guarducci ha ribadito che per gli investitori altre zone non sono commercialmente appetibili e che, in caso, porrebbero problemi di sicurezza. «Il luogo più giusto – ha assicurato – rimane il centro di Perugia dove rimarremo fino a quando ci sarà la volontà di tutti e sarà sostenibile il rapporto costi-benefici».
L’INIZIATIVA
Intanto dalle Logge di Braccio Guarducci, ieri, ha lanciato “Choco in casa” per sostenere quelle realtà produttive di cacao in difficoltà dopo il lockdown.
Dei veri e proprio recovery bond golosi: delle casette ce contengono da acquistare online. Un modo per invitare il pubblico di Eurochocolate a seguire l’evento anche a distanza.

L’APPELLO DEL COMMERCIO
Intanto la Confraternita del Sopramuro, che raduna i commercianti di piazza Matteotti, lancia un appello.
«Sono saltati grandi eventi e situazioni meno rischiose – dicono -, Umbria Jazz, forse ora toccherà ad Eurochocolate e ancora ci sono dubbi sui prossimi eventi: come la Fiera dei morti, i baracconi, gli appuntamenti del Natale fino ad arrivare alla Pasqua. Come cittadini comprendiamo benissimo la difficoltà degli organi competenti di prendere decisioni che riguardano la salute pubblica, ma come commercianti siamo molto preoccupati. Il punto non è se fare o meno Eurochocolate, ma per quanto tempo ancora continuerà la strategia del “non fare”.Ai tempi del coronavirus, chi governa dovrebbe fornire delle linee guida precise che indichino le cose che si possono o non si possono fare».
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