È quanto afferma il presidente della Coldiretti Terni Paolo Lanzi che nei mesi scorsi aveva lanciato l’allarme sull’aumento dei costi dell’acqua, dopo aver raccolto la preoccupazione e lo sconcerto di diverse imprese agricole in provincia di Terni, destinatarie di bollette e addebiti più che raddoppiati.
Un pericolo “sventato” grazie all’intervento dell’Auri con delibera del Consiglio direttivo dello scorso 12 febbraio, che - aggiunge Lanzi - «accogliendo le nostre osservazioni, ha portato ad una modifica di quanto prima stabilito che costituiva una minaccia estremamente penalizzante per le attività produttive, con forte aggravio di costi».
«Oltre a quelle di trasformazione e a quelle agrituristiche, le imprese che risultavano più danneggiate - come ricorda Massimo Manni allevatore di Acquasparta - erano quelle zootecniche, che rischiavano aumenti spropositati delle bollette fino a circa il 200% rispetto al passato. C’è quindi soddisfazione - aggiunge Manni - anche perché la risorsa acqua che gli agricoltori sono da anni impegnati a tutelare, è fondamentale per garantire lo stesso benessere animale e la sopravvivenza di quel made in Umbria agroalimentare di qualità, importante per l’economia locale».
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