Cento anni dopo, dai ragazzi di oggi, i futuri ingegneri del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria edile-Architettura, arrivano dieci proposte per regalare alla città un nuovo monumento che ricordi più degnamente quei soldati. Ma non solo, perché i progetti, presentati giovedì 5 luglio alla sala della Vaccara, sono anche una base per la riqualificazione dell’area dove oggi c’è l’Ara Pacis, tra via Masi e via Fanti, monumento ai Caduti in tutte le guerre a due passi dal cuore dell’acropoli. Alla fine solo uno è stato scelto come progetto simboli, in Memore di Irene Arcano, Alessandro Moriconi, Simone Morosini e Alessandra Milito, e da “visione” potrebbe anche diventare un progetto esecutivo.
L'IMPEGNO PER LA MEMORIA «Sono quattro anni che perseguo questa idea, ed i ragazzi sono i partner ideali per attuarla», ha detto l’assessore Teresa Severini, intervenuta fra gli altri insieme ad uno dei docenti del corso, l’ingegner Paolo Belardi (Dipartimento ingegneria civile e ambientale). «Perugia – ha detto Severini - ha grande debito nei confronti di Caduti. Per una serie di motivi storici è finita per non avere un monumento. Era progettato nel parco della vittoria, ma non fu mai attuato».
"100 anni 10 idee 1 memoria". Si chiama così il concorso di idee che per gli studenti è stato una vera e propria esercitazione didattica. I progetti proposti «sintetizzano le attitudini compositive e le inclinazioni multimediali delle nuove generazioni in un ambito progettuale consolidato come quello dei monumenti celebrativi e in un tessuto urbano storico come quello dell’acropoli perugina, prefigurando nuovi spazi tra memoria e contemporaneità».
GLI ALTRI PROGETTI “Il cielo sopra Perigia” (tutor ing. Luca Martini) di Eugenio Marionni, Leonardo Pieracci, Ilaria Rossi e Chiara Giuliani; “Storie fanno storia” (tutor prof.ssa Valeria Menchetelli, ing. Giovanna Ramaccini) di Sara Aglietti, Gregorio Tersini, Elena Tarpani e Chiara Cuccarini; “Fata Virtute Assecuti” (tutor arch. Carlo Possati) di Alexandru Ciubotariu, Leonardo Curia e Antonella Rosati; “I colori della memoria” (tutor ing. Simone Bori) di Emilio Stranieri, Mark Angelo Allegrucci, Alessandro Castellani, Camilla Provvedi; “Attraverso i sensi” (tutor prof.ssa Valeria Menchetelli, ing. Giovanna Ramaccini) di Angela Angelucci, Chiara Monarchi, Martina Rancani e Roberta Scungiu; “Trincea verticale” (tutor ing. Luca Martini) di Francesco Cotana, Ludovica Lombardo, Chiara Spippoli ed Elisabetta Melloni; “Il grande silenzio ha vinto il frastuono” (tutor arch. Carlo Possati) di Riccardo Pisticchia, Giacomo Zausa, Matteo Ciambrusco e Agnese Guerrieri; “Lapis flens” (tutor ing. Simone Bori) di Paolo Durante, Francesco Mariani, Nicola Quintili e Luca Pacchiacucchi; “Memoria segnata” (tutor ing. Luca Martini) di Marzia Mattioli, Eleonora Tomassini, Alessandro Zambotto ed Elena Pagliardini.
«E’ stato molto difficile scegliere - ha detto la commissione – perciò abbiamo voluto indicare anche un secondo e un terzo». Sono “Trincea verticale” e “Fata Virtute Assecuti».
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