Gli artigiani ternani aspettano ormai da tempo la loro “cassa integrazione”. Sono allo stremo. La Cgil protesta

Gli artigiani ternani aspettano ormai da tempo la loro “cassa integrazione”. Sono allo stremo. La Cgil protesta
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Lunedì 28 Settembre 2020, 21:48
Anche a Terni i lavoratori dell’artigianato stanno ancora aspettando il Fondo di solidarietà bilaterale, ammortizzatore equiparato alla cassa integrazione “covid-19”. Le risorse stanziate sono state utilizzate per coprire i mesi di marzo e aprile, ma sono terminate ed i lavoratori sono senza l’integrazione salariale per i mesi di maggio, giugno e luglio.
Il fondo dell’ente bilaterale sta attendendo che il governo stanzi i soldi per coprire i giorni di sospensione rendicontati dai fondi regionali. I lavoratori artigiani, le cui imprese sono state colpite pesantemente dalla pandemia, hanno una difficoltà in più, visto l’insostenibile ritardo accumulato.

Nella provincia di Terni le 5000 imprese artigiane (il 23% delle imprese ternane ed il 22% di quelle artigiane Umbre), rappresentano una parte importante del tessuto delle imprese locali e spaziano dai settori della metalmeccanica tessile e chimica passando per quelli dell’alimentare e panificazione e della cura della persona, servizi e pulizia, fino a quello del legno, arredamento e costruzioni.   

Il dipartimento artigianato della Cgil di Terni ha analizzato i dati dell’artigianato nel biennio 2019/2020: “È evidente – osservano dal sindacato - l’impatto della pandemia sulle criticità storiche del settore. Per questo, in linea con quanto già fatto dalle organizzazioni sindacali a livello nazionale, chiediamo lo sblocco immediato delle risorse per permettere al fondo FSBA ed all’ente bilaterale Ebrau di pagare le lavoratrici ed i lavoratori”.

“Le imprese artigiane sono circa un quarto delle imprese ternane e rappresentano un settore fondamentale dal punto di vista economico ed occupazionale – conclude la Cgil ternana – Per questo intendiamo avviare una capillare campagna di iniziative verso i lavoratori e le lavoratrici artigiane, partendo dalla informazione delle tutele e dei diritti collettivi e individuali a cui possono accedere”.
 
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