Giravolta Bandecchi: «Non vendo più»

Giravolta Bandecchi: «Non vendo più»
di Lorenzo Pulcioni
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Domenica 24 Marzo 2019, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 18:03
TERNI Clamoroso, ennesimo, colpo di scena in casa Ternana. Stefano Bandecchi non vende più. Dura meno di una settimana il proposito del patron di passare la mano. Giusto il tempo per i primi abboccamenti, i primi contatti, forse i primi incontri. Alla prospettiva davvero di cedere la società, l'imprenditore livornese ci ripensa e fa marcia indietro. Se la prima era stata evidentemente una scelta di pancia, dopo la dura contestazione e gli sputi della curva al termine di Ternana-Imolese, stavolta sembra si tratti di una scelta di cuore.
Almeno così sembra rispondendo in serata al Messaggero: «Nel momento in cui l'ho messa in vendita mi sono reso conto che la Ternana è la mia e la sento tale. Devo dire che l'avvocato Proietti e altre persone mi hanno fatto capire ancora meglio come funzionano le cose nel mondo del calcio. E che gli sputi presi dentro un rettangolo di gioco non sono come gli sputi presi per strada. Se ci troviamo in questa situazione di classifica, evidentemente è perché anche io non sono stato bravo. Ma sono intenzionato a riportare la squadra dove merita. Diciamo che mi sento un po' come un uomo che viene tradito dalla sua donna e che dopo il tradimento decide di restare con lei perché troppo innamorato».
Appunto una scelta di cuore. L'ennesimo colpo di scena, l'ennesimo ripensamento. Alla vigilia di un match delicatissimo come quello con il Pordenone capolista con la formazione rossoverde alle prese con una complicata e inattesa missione salvezza da raggiungere. Una decisione che segue le indiscrezioni sui primi interessamenti a rilevare la società, ma su questo Bandecchi non si espone: «Non voglio parlare di altri imprenditori» si limita a dire. Non è dato sapere se ci tratta dell'ennesima tattica o della scelta definitiva. Ormai Bandecchi ci ha abituati alle sorprese. O forse semplicemente l'idea di mollare non lo aveva davvero convinto del tutto. Come anche pare deciso a non mollare la partita dell'acquisto dello stadio: «Ho letto alcune dichiarazioni di chi diceva che volevamo prendere lo stadio per un piatto di lenticchie. Ma le cose non stanno così» riferendosi a quanto risposto su Facebook dall'assessore Enrico Melasecche a un tifoso che chiedeva lumi sulla vicenda. Nella speranza che questo ennesimo ripensamento potrebbe avere effetti positivi sulla squadra, dandole maggiore serenità e maggiori certezze, l'auspicio è che si tratti di una scelta definitiva dopo l'incertezza che ha attanagliato i tifosi in seguito al suo annuncio di mollare. Incertezza acuita da una conferenza stampa che non ha chiarito nulla. La Ternana non è un giocattolo e la città non ha bisogno di incertezze.
 
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