Essere d'esempio: gli eventi pubblici hanno spesso in bella vista delle bottiglie in plastica industriale delle acque minerali. bisogna invertire questa tendenza e mettere in bella vista la cosiddetta "acqua del sindaco", l'acqua del rubinetto.
Difendere l'acqua è anche difendersi dall'acqua: si è fatto molto anche se con logiche d'emergenza e lavori impattanti come quelli sul fiume Paglia ma la lotta al dissesto idrogeologico deve tornare al centro della discussione politica.
Ridurre i consumi: bisogna distribuire ai cittadini ed impegnare le imprese ad installare riduttori di flupsso e sistemi rompigetto per gli impianti privati e pubblici.
Monitorare: alcuni sistemi di monitoraggio continuo purtroppo ignorano ancora l'orvietano. Occorre fare pressione in modo che si attivino soprattutto perchè, secondo Arpa Umbria, è cattiva la qualità delle verifiche fatte sul sistema Paglia - Chiani.
Riforestare le aree inondabili: un corretto piano di riforestazione, ora che c'è l'esperienza dell'alluvione va certamente attivato.
Ripartire dall'assetto sinuoso naturale dei corpi idrici: se osserviamo i lavori come quello del Carcaione ci siamo resi conto che le logiche di costo X metro lineare hanno influenzato le scelte dando un'idea eccessivamente artificiale, da bretella autostradale, diversissima dall'aspetto classico dei corpi d'acqua che funge da rallentatore naturale.
Preservare le fonti: veniamo da due anni di siccità e dalla certificazione di gravi problemi d'inquinamento fluviale. Le fonti vanno preservate con un apposito piano di lavoro.
Educazione: il rispetto dell'acqua nasce nelle famiglie e nelle scuole.
Evitare lo spreco: sostituire nei fontanili pubblici e nei bagni le aperture a maniglia con le pulsantiere a pressione che si smorzano dopo qualche secondo.
Acqua pubblica: bisogna cominciare a rispettare il referendum del 2011, ci vorrà tempo ma bisogna cominciare da qualche piccolo passo e darsi dei tempi. No?
«Non solo un decalogo però, in questa giornata, vogliamo anche ricordare al Sindaco Germani che tra le sue promesse c'era quella di lavorare per tappe alla ripubblicizzazione dei servizi idrici ed a valutare il recupero dell'idroelettrico Netti. Sono impegni pesanti ed importanti che fanno onore ad una amministrazione cittadina se, e solo se, diventano progetti e poi realizzazioni. Orvieto ha un legame fortissimo con l'acqua nonostante sia una città nata su una rupe vulcanica. Questa straordinaria alchimia ambientale va tutelata, difesa e valorizzata e questo è compito di tutte le forze politiche, culturali e sociali, non di singole parti. Buona giornata dell'acqua, viva l'acqua.»
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