Giornata mondiale per il risparmio dell'acqua
il decalogo dell'associazione EcOrvietano

Giornata mondiale per il risparmio dell'acqua il decalogo dell'associazione EcOrvietano
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Mercoledì 21 Marzo 2018, 16:12
ORVIETO«In questa ricorrenza della giornata internazionale dell'acqua, voluta dalle Nazioni Unite dal 1992, vogliamo ricordare alla politica locale che la sfida delle risorse si combatte proprio in territori come il nostro che hanno le proprie fonti e la possibilità di gestirle. L'acqua infatti per il territorio orvietano è parte della storia locale, è irrigazione di campi, fontanili e lavatoi d'arte e fu motore di mulini e dell'antica funicolare, l'acqua per Orvieto è il Pozzo di San Patrizio ed è anche Corbara che affaccia sul lago e sulla diga. E poi la preziosa fonte Tione». E' il messaggio lanciato dall'associazione Ecorvietano, in via della giornata mondiale per il risparmio dell'acqua, che si tiene il 22 marzo. «Ben poche cittadine con soli ventimila abitanti hanno tanti legami, e di tale ricchezza, con l'acqua tuttavia gli amministratori "distratti" sembrano darlo troppo per scontato visto che l'argomento appare assente dalla scena politica. Per questo a loro vogliamo vogliamo idealmente consegnare copia di un decalogo che riporti "sorella acqua" al centro del dibattito». 
Essere d'esempio: gli eventi pubblici hanno spesso in bella vista delle bottiglie in plastica industriale delle acque minerali. bisogna invertire questa tendenza e mettere in bella vista la cosiddetta "acqua del sindaco", l'acqua del rubinetto.
Difendere l'acqua è anche difendersi dall'acqua: si è fatto molto anche se con logiche d'emergenza e lavori impattanti come quelli sul fiume Paglia ma la lotta al dissesto idrogeologico deve tornare al centro della discussione politica.
Ridurre i consumi: bisogna distribuire ai cittadini ed impegnare le imprese ad installare riduttori di flupsso e sistemi rompigetto per gli impianti privati e pubblici.
Monitorare: alcuni sistemi di monitoraggio continuo purtroppo ignorano ancora l'orvietano. Occorre fare pressione in modo che si attivino soprattutto perchè, secondo Arpa Umbria, è cattiva la qualità delle verifiche fatte sul sistema Paglia - Chiani.
Riforestare le aree inondabili: un corretto piano di riforestazione, ora che c'è l'esperienza dell'alluvione va certamente attivato.
Ripartire dall'assetto sinuoso naturale dei corpi idrici: se osserviamo i lavori come quello del Carcaione ci siamo resi conto che le logiche di costo X metro lineare hanno influenzato le scelte dando un'idea eccessivamente artificiale, da bretella autostradale, diversissima dall'aspetto classico dei corpi d'acqua che funge da rallentatore naturale.
Preservare le fonti: veniamo da due anni di siccità e dalla certificazione di gravi problemi d'inquinamento fluviale. Le fonti vanno preservate con un apposito piano di lavoro.
Educazione: il rispetto dell'acqua nasce nelle famiglie e nelle scuole. 
Evitare lo spreco: sostituire nei fontanili pubblici e nei bagni le aperture a maniglia con le pulsantiere a pressione che si smorzano dopo qualche secondo.
Acqua pubblica: bisogna cominciare a rispettare il referendum del 2011, ci vorrà tempo ma bisogna cominciare da qualche piccolo passo e darsi dei tempi. No?
«Non solo un decalogo però, in questa giornata, vogliamo anche ricordare al Sindaco Germani che tra le sue promesse c'era quella di lavorare per tappe alla ripubblicizzazione dei servizi idrici ed a valutare il recupero dell'idroelettrico Netti. Sono impegni pesanti ed importanti che fanno onore ad una amministrazione cittadina se, e solo se, diventano progetti e poi realizzazioni. Orvieto ha un legame fortissimo con l'acqua nonostante sia una città nata su una rupe vulcanica. Questa straordinaria alchimia ambientale va tutelata, difesa e valorizzata e questo è compito di tutte le forze politiche, culturali e sociali, non di singole parti. Buona giornata dell'acqua, viva l'acqua.» 
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