Amelia, morto don Gelmini per un infarto
Da tempo malato è stato il fondatore della comunità incontro

Don Pierino Gelmini
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Mercoledì 13 Agosto 2014, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 12:01
AMELIA E' morto ad Amelia, a Molino Silla don Pierino Gelmini, fondatore della comunità incontro. Don Pierino, 89 anni, era da tempo malato. E' stato stroncato da un infarto.



Molino Silla. Don Gelmini è morto a Molino Silla, quella che è sempre stata la sua casa, attorniato dall'affetto dei suoi collaboratori più stretti, quelli che non l'hanno mai abbandonato nemmeno nei momenti più difficili. I funerali si terranno domani.



Malattia. Don Gelmini era malato da tempo e aveva subito diversi ricoveri all'ospedale Santa Maria di Terni. Lo scorso anno aveva anche subito un intervento per sostituire il peace maker.E' stato proprio il cuore a tradirlo ieri notte.



L'impegno verso gli altri. Nato in provincia di Milano nel 1925 don Pierino aveva subito cominciato fin dall'inizio della sua vocazione a interessarsi ai giovani con problemi di tossicodipendenza, soprattutto dopo aver conosciuto Alfredo, un ragazzo che gli chiese aiuto perchè non voleva stare più male. Da allora la sua attività si rivolse a chi aveva bisogno di un sostegno per uscire dai problemi di dipendenza. Un'attività che si concretizzò poi con la fondazione della Comunità incontro, la cui sede primario fu a Molino Silla, in provincia di Amelia. Don Pierino comprò un casolare diroccato nel 1979 in una valle che si chiamava Valle delle Streghe e che lui ribattezzò Valle della Speranza. Da allora la Comunità cominciò ad ospitare ragazzi e crebbe. Chi ha lavorato con don Pierino sostiene che almeno 300mila ragazzi sono stati accolti in questi anni dalle strutture di don Pierino e molti sono tornati alla vita.



I principi della comunità incontro. "La Comunità Incontro opera nel pieno convincimento che, per raggiungere ognuno la propria forma di liberazione da ogni tipo di dipendenza, è necessario un radicale cambiamento del proprio stile di vita. Elemento fondamentale e determinante per il recupero dall’emarginazione e dal disagio nella nostra Comunità è quindi dare “una proposta di vita” in cui con il lavoro fisico, unito ad un serio e paziente lavoro psicologico e spirituale si raggiunge l'obbiettivo.
Nella nostra Comunità, nata nello spirito cattolico proprio del suo fondatore, non si fanno distinzioni di razza, religione, politiche o sociali. L’elemento che accomuna è il totale rispetto per l’uomo. La Comunità è aperta non solo ai tossicodipendenti ma ai giovani e agli adulti con problemi di ludopatia, cyber dipendenza, disturbi della personalità o semplicemente a coloro che vogliono fare un’esperienza seria come preparazione alle responsabilità della vita. Ogni cammino comunitario deve essere personale ed originale ed è seguito, oltre che da personale qualificato, da chi ha vissuto personalmente il problema dell’emarginazione. Nelle nostre comunità, infatti, sono le stesse persone che uscite da diversi anni dopo il loro percorso, si prendono ora cura dei residenti". (Dal sito della comunità incontro). Attualmente sono circa 200 le sedi della cominutà incontro in tutto il mondo.




I riconoscimenti della politica. Silvio Berlusconi testimoniò più volte la sua stima per l'attività svolta da don Gelmini e nel 2005, in occasione dell'80esimo compleanno di don Gelmini, durante una festa a Molino Silla gli regalò cinque milioni di euro. Ma anche tantissimi alatri politici visitarono la sede della Comunità Incontro di Molino Silla per attestare la propria stima nei confronti del prete che accoglieva i ragazzi per allontanarli dalla tossicodipendenza.



Il processo. Il 3 agosto del 2007 fu coinvolto in un'accusa di molestie sessuali. L'anno successivo chiese e ottenne dal Papa la richiesta di essere dimesso dallo stato clericale per poter difendersi meglio dalle accuse. Nel 2010 Don Gelmini fu rinviato a giudizio per l'accusa di molestie nei confronti di alcuni ragazzi che lui ospitava proprio ad Amelia. L'accusa gli contestava dodici episodi di molestie. Il processo non si è mai concluso dato che è sempre stata rinviato proprio per le precarie condizioni di salute di don Pierino, che si è sempre detto estraneo ad ogni accusa che gli era stata mossa dai ragazzi che lo accusavano.