Terni, l'area industriale invasa
da centinaia di gabbiani

Terni, l'area industriale invasa da centinaia di gabbiani
di Sergio Capotosti
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Lunedì 15 Febbraio 2021, 08:01

TERNI L'area industriale di Terni deve fare i conti anche con i gabbiani. Una vera e propria invasione di questi volatili che sta creando non pochi disagi agli imprenditori ternani, alle prese con tutta una serie di problematiche legate, in particolare, alla presenza di guano sulle superfici dei capannoni industriali. Una situazione al limite dell’emergenza sanitaria, considerando che i gabbiani stanno aumentando di giorno in giorno. Attirati in particolare dai rifiuti che trovano in abbondanza nell’area industriale, questi volatili sono diventati una presenza talmente massiccia che in alcuni casi le canale di scolo dei capannoni sono state intasate dal guano prodotto. 
Si tratta di gabbiani reali, animali predatori che mangiano di tutto, anche uccellini appena nati, che in altre parti d’Italia hanno allontanato facendo ricorso a varie tecniche, come l’utilizzo di rapaci addestrati per allontanarli o l’installazione di dissuasi sonori per scacciarli. 
«È necessario trovare una soluzione condivisa con le Istituzioni, le associazioni di categoria, le realtà ambientaliste e la Usl 2 per affrontare in tempo questo problema prima che sfugga di mano», commenta il direttore di Confartigianato Michele Medori. Al momento in Comune non hanno avuto segnalazioni particolari, anche per questo non esiste un piano di intervento per affrontare l’invasione dei gabbiani nell’area industriale. Al contrario, in casa Asm, è da tempo che cercano di trovare una soluzione. Il centro raccolta e smistamento rifiuti di Asm è uno dei posti che maggiormente attira i gabbiani, la cui presenza viene registrata in maniera significativa anche al depuratore comunale.
«Il problema - spiega il presidente dell’Asm Mirko Menecalli - è noto, già dal 2019 abbiamo in Asm un comitato interno che lavora sui rischi correlati alla nostra impiantistica, tra cui anche questo.

Purtroppo - conclude il presidente Menecali - il problema non è di facile eliminazione, anche se recentemente non abbiamo registrato un acuirsi del problema».

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