Conti, Università di Perugia: «Frigolandia una delle più originali esperienze artistiche europee: va salvata»

Conti, Università di Perugia: «Frigolandia una delle più originali esperienze artistiche europee: va salvata»
di Uliano Conti*
7 Minuti di Lettura
Martedì 4 Agosto 2020, 08:23

TERNI Dall’underground all’overground e al mainstream. Come la comicità stralunata di Teo Teocoli e Massimo Boldi o surreale di Renato Pozzetto del Derby Club milanese è emersa dalla strada ed è stata valorizzata, soprattutto dalle televisioni private (come Telemilano di Silvio Berlusconi), diventando negli anni cinematografia di successo; come dal circolo culturale del centro sociale Conchetta Cox18 sono nate le visioni cinematografiche del premio Oscar Gabriele Salvatores; come dal teatro popolare della Palazzina Liberty di Milano sono nate le creazioni di Franca Rame e del premio Nobel Dario Fo, così in giro per l’Italia ci sono geni creativi, per professionalità e capacità generativa, noti e meno noti. Accade anche a Giano dell’Umbria, dove ha sede Frigolandia, una delle più originali esperienze artistiche e giornalistiche europee.

A Frigolandia si è interessata anche la Beinecke Rare Book and Manuscript Library. Si tratta della biblioteca della prestigiosa Università di Yale, in Connecticut negli Stati Uniti. Raccoglie libri e manoscritti rari da tutto il mondo, acquistando, digitalizzando e archiviando, così, la memoria dell’umanità, salvando dall’oblio e dalla dispersione scritti, disegni e molti altri tipi di opere originali.

Dalle lettere autografe del poeta Ezra Pound, ai disegni del gruppo di architetti Superstudio, fondato nel 1966 a Firenze da Adolfo Natalini; dai diari e dai disegni dei nobili inglesi che nel Settecento visitavano l’Italia e le sue bellezze con i Grand Tour, come Joseph Addison, ai tarocchi, sì le carte, commissionati nel Quattrocento dalla famiglia milanese Visconti all’artista Bonifacio Bembo: questi inestimabili patrimoni dell’arte e della cultura, delle capacità umane di vedere e di rappresentare, di scrivere e comunicare nei secoli con lettere, quadri, disegni e fotografie, sono ricercati con cura e acquistati, anche a cifre importanti, dalla biblioteca della Yale University e non solamente resi disponibili per gli studiosi, ma in senso più ampio consegnati, grazie alla digitalizzazione, al futuro dell’umanità.

Sono stati acquisiti cataloghi, periodici, raccolte storiche delle riviste Domus e Casabella, tracce delle eccellenze dell’architettura italiana; oppure disegni, poster e opere della Mostra della Rivoluzione Fascista del 1932, che celebrava il decennale della Marcia su Roma e che rappresentò con i suoi 3 milioni di visitatori la risposta emotiva al fascismo e l’adesione popolare alla sua iconografia, che ritorna – tra le opere conservate alla Library – anche nella serie di disegni preparatori, degli anni Quaranta, per la costruzione del quartiere romano EUR.

Alla Beinecke Rare Book and Manuscript Library l’Italia, dunque, c’è. E c’è, fortunatamente, anche l’Umbria e, nel dettaglio, Giano dell’Umbria, un borgo incastonato tra i Monti Martani, tra Todi e Montefalco, terre di vini, buon cibo, percorsi per il trekking, soggiorni romantici in una Spa e di visite ai tesori di epoca medioevale.

Alla Beinecke Library, a fianco del Diario fiumano di Filippo Tommaso Marinetti, memoria che raccoglie il periodo 1919-1920 del futurista Marinetti e i suoi ricordi (nel Diario si legge un appunto scritto su Fiume, dove il poeta futurista riscontrava un “amore” per il nostro Paese, uno “spaventoso ardore patriottico” e provava la “gioia di leggere sui muri questo amore frenetico per l’Italia”), troviamo digitalizzate alcune opere, grafiche, stampe, riviste, giornali e almanacchi conservati, nella loro versione cartacea, proprio a Giano dell’Umbria.

Qui, in un’area vicina a Giano chiamata Frigolandia, sono conservati, da Vincenzo Sparagna, in modo ordinato e disponibile alla consultazione pubblica e gratuita, opere di artisti come Andrea Pazienza, fumettista, pittore, disegnatore a cui sono stati dedicati due film (Paz’77 e Paz!) e omaggiato da artisti come Roberto Benigni e Stefano Benni; Stefano Tamburini che, con Pazienza e Tanino Liberatore, creò il personaggio fumettistico Ranxerox, celebre per tutti gli anni Ottanta; il mitico autore di fumetti frigideriani nonché scrittore Filippo Scozzari, il giornalista e vignettista Vincino, e tra i tanti perfino Moebius, fumettista maestro mondiale del fumetto e dell’illustrazione di genere fantastico e fantascientifico.

Vincenzo Sparagna ha, nel corso della propria vita, lavorato e collaborato con questi artisti, e con molti altri autori e studiosi, editando e pubblicando celebri riviste e magazine come Frigidaire, Cannibale, Il Male, Frìzzer, Vomito, Tempi Supplementari, Il Lunedì della Repubblica, Il Nuovo Male, La Piccola Unità.

Le riviste avevano un taglio critico e satirico, lucidamente feroce verso le contraddizioni e le aporie della società, un taglio allergico alle retoriche politiche e alle mistificazioni del potere e dei potenti, particolarmente attivo tra gli anni Settanta e Ottanta, ma che dura ancora oggi nella quarta generazione di autori cresciuti e maturati con Frigidaire. I contenuti delle riviste, sia scritti – come racconti, interviste, allegorie, commenti… – sia visuali – come grafiche, poster, fotografie, fumetti, creazioni fantasmagoriche hanno originato uno stile comunicativo visionario, una grammatica creativa della grafica, dell’impaginazione e dell’inchiesta sociale.

A Frigolandia sono conservate, archiviate e rese disponibili al pubblico tutte queste riviste e tutte queste opere, che non sono solo un tesoro creativo dell’ingegno umano, ma anche la traccia, la testimonianza di un’epoca storica e della società italiana degli anni Settanta, degli anni Ottanta e Novanta, fino al secondo decennio del nuovo secolo che si sta concludendo quest’anno.

Frigolandia non ha mai ricevuto contributi pubblici, le riviste citate hanno avuto successo raggiungendo milioni di copie vendute. È stata visitata da migliaia di famiglie e studiosi, originando un importante afflusso turistico in Umbria e facendo, con il passaparola, pubblicità alle bellezze regionali.

La rivista Frigidaire è stata fondata nel 1980 e rappresenta, come la rivista Il Male, sempre diretta da Sparagna, un luogo fondativo d’invenzione di satira e di comunicazione. La satira del celebre Charlie Hebdo, il periodico la cui redazione fu falcidiata il 7 gennaio 2015 dai terroristi Saïd Kouachi e Chérif Kouachi, mostra la cuginanza con autori satirici noti al mondo intero.

Il Male inventò i famosi e popolari falsi giornalistici, scherzi simili al celebre programma radiofonico di Orson Welles che, nel 1938, annunciò lo sbarco degli extraterrestri sulla terra. Tra 1978 e 1979 falsi Corriere dello Sport, Paese Sera, La Stampa, il Giorno e tanti altri furono diffusi creando scompiglio. I falsi giornali furono pensati anche per l’estero e in certi casi diffusi clandestinamente oltre la Cortina di Ferro. In Polonia, nel 1979, un finto giornale comunista Trybuna Ludu (“Tribuna del Popolo”, organo del Partito Operaio Unificato Polacco) fu distribuito a Cracovia e Varsavia; come ricorda Sparagna, in un’intervista del 2017 al sito L’Indiscreto (https://www.indiscreto.org/frigidaire-storia-vera-delle-notizie-false), il titolo (falso) era “Sciolto il Poup – Karol Wojtyla sul trono di Polonia”. In quella occasione sfuggì rocambolescamente all’inseguimento della polizia del regime comunista. Era una fake news che, un anno prima di Solidarność, anticipava la realtà.

Nel 1980 Sparagna e i suoi distribuirono una finta Pravda (“Verità”, quotidiano del Partito Comunista dell’URSS) dove si annunciava la fine dell’Unione Sovietica. E ripeterono l’impresa nel 1983 con una falsa Stella Rossa, quotidiano dell’Armata Rossa, diffuso clandestinamente dallo stesso Sparagna e dal suo complice lituano Savik Shuster alle truppe d’invasione sovietiche in Afghanistan. Ricorda Sparagna nell’intervista del 2017:

La verità passava anche attraverso le finte notizie. Invece oggi, con le fake news vengono diffuse pure falsità, ambigue e sospette fregature comunicative.

La Beinecke Library e gli americani hanno colto questa risorsa, intravisto il valore dei tesori conservati a Frigolandia, spaccato, artisticamente lavorato, della cultura e della società degli ultimi decenni. A fronte della minaccia di sgombero, sì di sgombero, che pende su Frigolandia da parte del Comune di Giano dell’Umbria per questioni legate alla validità del contratto di convenzione firmato nel 2005 con canoni annui sempre regolarmente pagati, speriamo che anche l’Umbria riconosca e valorizzi questa risorsa e che tutti possano ancora, visitando la casa-museo di Sparagna e dei suoi compagni giovani e anziani, continuare a vedere quadri e poster, stampe, manifesti, locandine rare e leggere sui muri di questo Museo dell’Arte Maivista il loro amore lucido e profondo per l’Italia.

*Ricercatore in Sociologia Generale, Università degli Studi di Perugia
Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione
R.Q. responsabile qualità del C.d.S. in Scienze per l'Investigazione e la Sicurezza

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