PERUGIA - Risse continue, una ragazza presa a bottigliate e adesso quello che appare, nell'ipotesi migliore, come un nuovo ritrovo di balordi o un nuovo covo della droga, nella peggiore. L'allarme arriva, purtroppo, ancora da Fontivegge, da dove le segnalazioni sono insistenti e la pazienza dei residenti sempre definitivamente sfumata.
«È di pochi giorni fa la notizia di una nuova aggressione, sabato mattina, al termine di una festa finita in rissa alle prime luci dell'alba nei pressi dell'Afropub del Broletto - riassume Andrea Fais di Progetto Fontivegge, il gruppo di residenti più attivo della zona della stazione -. È solo dell'altroieri, invece, quella di una seconda rissa in via Campo di Marte, in un circolo ricreativo gestito da stranieri. Altri due episodi riguardano poi altre schermaglie violente nei pressi dell'ingresso della Coop e un tentativo di aggressione ai danni di un commerciante in via del Macello. Se le prime uscite notturne, favorite dall'aumento delle temperature degli ultimi giorni, producono uno scenario del genere, ci chiediamo cosa potrebbe accadere quest'estate, quando la sete e l'euforia aumenteranno». Una situazione, si capisce, ai limiti della tollerabilità per chi ha deciso di lavorare e (continuare a) vivere nell'area di Fontivegge. A cui ora si aggiunge, dopo uguali lamentele arrivate da via XX Settembre, la novità di uno strano via vai da e per la zona abbandonata dietro l'Inps. Se ormai quasi otto anni fa era stato smantellato il casolare della droga tra via Campo di Marte e via Canali, ricettacolo di sbandati, drogati e spacciatori, sembra che qualche disperato abbia già trovato un nuovo ricovero. Almeno a giudicare dalle persone viste scavalcare la recinzione per trascorrere la notte o fare affari lontano da occhi indiscreti, come conferma la foto pubblicata qui a fianco e inviata da un attento lettore. Tutto nel bel mezzo di palazzi e uffici pubblici, comprese le sedi dell'Agenzia delle entrate e della Regione Umbria, che avrebbero dovuto certificare invece l'interesse e la qualificazione del quartiere. Un altro cancro che rischia sempre di più di corrodere quel che resta lì intorno.
«Inutile girarci intorno: la situazione di Fontivegge è disastrosa – insiste quindi Fais -.
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