Fontivegge, tre anni per ribaltare la storia. Arriva il Community Hub

Fontivegge, tre anni per ribaltare la storia. Arriva il Community Hub
di Luca Benedetti
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Giovedì 4 Giugno 2020, 17:40
PERUGIA - Servono tre anni per ribaltare, si spera, la storia di Fontivegge e per cancellare quell’etichetta di mezzo zoo di Berlino che si porta dietro da vent’anni. Tre anni entro cui andranno spesi tutti i quattrini (trenta milioni, euro più euro meno), stanziati dal Bando periferie integrati da quelli dell’Agenda urbana. Traguardo fissato per la rendicondazione al 31 dicembre 2023. Eccoli i tre anni che servono alla giunta Romizi per cambiare la partita.
I cantieri sono partiti. C’è quello al parco Vittime delle Foibe, arriverà il percorso pedonale e ciclabile che arriva al Chico Mendez e il nuovo sottopasso di via Sicilia, tra non molto primo colpo di piccone per lo skate park nella frontiera di piazza del Bacio. Già ci sono i lavori nelle palazzine dell’Ater ed è di fatto terminato il campetto in via Diaz.

Operazioni che si riaccendono con un calendario da recuperare per l’emergenza Covid-19 e con un’idea: fare in tempo ma senza sovrapporre i cantieri. «Non possiamo bloccare la città», spiega l’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia nel giorno in cui palazzo dei Priori svela un altro tassello del recupero di Fontivegge e un’altra goccia del piano che deve per forza di cose essere una rivoluzione.
La partita vale 1,3 milioni di euro, soldi che serviranno per realizzare il nuovo centro di quartiere a Madonna Alta. Si tratta della realizzazione di nuovi spazi, in ampliamento di quelli esistenti del centro socio culturale La Piramide, nell’area di via Diaz e via Martiri dei Lager, da destinare alle associazioni e alle famiglie. Si creerà una Community Hub a servizio della comunità per «promuovere l’inclusione e la coesione sociale» e per dare una risposta concreta alle numerose richieste pervenute dagli abitanti e operatori della zona.
«Si tratta di un intervento molto importante - spiega l’assessore Scoccia - che unisce l’aspetto urbanistico con quello di rigenerazione del tessuto cittadino e dell’associazionismo, in un’ottica di accessibilità, sostenibilità e attenzione all’ambiente». Un intervento che durerà un anno e mezzo e al milione e trecento del bando periferie si aggiungono 255mila euro per la gestione dei centri per la famiglia nell’ambito di Agenda Urbana. «Il centro - spiega l’assessore ai Servi sociali, Edi Cicchi - è stato progettato tenendo conto del ruolo sociale della famiglia, intesa come risorsa positiva per il benessere sociale, in un’ottica di auto-mutuo-aiuto intergenerazionale e di messa in campo di azioni positive che vadano ad animare il quartiere, nella consapevolezza che i luoghi vissuti sono anche luoghi più sicuri».
La struttura sarà articolata su due livelli: piano terra e primo piano, per uno sviluppo totale di 614 metri quadrati. Il piano terra ospiterà gli spazi da destinare alla Community Hub, pensati con un’area di servizio comune a tutte le attività che avranno ognuna un accesso indipendente dal portico. L’area sarà divisa in tre grandi spazi ma è progettata in modo tale da poter essere risuddivisa, con pareti mobili, fisse o con arredi, in spazi di più piccola entità con accesso indipendente e l’utilizzo dei servizi comuni. Tra i due edifici, quello di nuova costruzione e quello esistente, sarà realizzato un giardino.
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