Fondi di investimento dalla forte vocazione imprenditoriale pronti ad entrare nella società Ami della Sangemini. Tanti ancora i dubbi.

Lo stabilimento della Sangemini
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Lunedì 28 Dicembre 2020, 20:34

Si è tenuto oggi, 28 dicembre, un incontro fra Azienda AMI- Acque Minerali d’Italia, e i sindacati nazionali e territoriali, insieme agli assessori delle regioni interessate e rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico e quello del Lavoro. L’Ami ha confermato di aver depositato il piano concordatario presso il Tribunale di Milano, il quale si dovrebbe esprimere in merito verso la metà di gennaio. Nonostante la grande riservatezza da parte dell’azienda sull’identità degli investitori, sappiamo che vi sono due investitori di grande rilievo finanziario: fondi di investimento dalla forte vocazione imprenditoriale.  E’ stato anticipato che sarà necessario attuare un processo di ristrutturazione, anche a livello occupazionale. Verrà utilizzato inizialmente lo strumento della Cassa Covid (in modo ancora più rilevante rispetto ad ora) e successivamente quello della cassa straordinaria, per giungere sino alla fine del 2021 e tentare di rilanciare l’azienda. Per quanto riguarda i siti umbri, sia la regione Umbria sia i sindacati hanno ricordato all’azienda che nonostante si sia già fatto ricorso alla cassa straordinaria per ristrutturazione e riorganizzazione, essendo l’area del ternano un’area di crisi complessa, si potrebbe derogare alle normative e utilizzare un nuovo ammortizzatore sociale.

I sindacati di categoria umbri si sono espressi unitamente nel chiedere risposte più chiare all’azienda: “Grandi aspettative rispetto a questa data da parte di tutti i lavoratori dei siti, sottolineando con forza che prima di parlare di ammortizzatori sociali si dovrebbero conoscere quali sono gli investimenti che verranno fatti, come si vuole potenziare la rete commerciale? Come spingere sui marchi storici per aumentare i volumi? Per capire quali saranno le necessità occupazionali e di organizzazione del lavoro si dovrebbe prima condividere quali saranno le famose manovre di rilancio dell’azienda e un piano di sviluppo serio. “Ed ancora, sarebbe necessario comprendere le cause di una più bassa produttività di due siti dai marchi notevoli, quali Sangemini e Gaudianello.  Positivo l’intervento dell’Assessore Fioroni che ha veramente supportato le OO.SS. in favore del mantenimento occupazionale per la tenuta sociale di un territorio fortemente in crisi, ribadendo la necessità di maggiori dettagli dall’azienda per poter lavorare insieme.  Si registra, ancora una volta, un problema serio di gestione delle Relazioni Industriali. Fino a questo momento c’è stata grande chiusura da parte di chi rappresenta l’azienda, come sarebbe potuto essere possibile un dialogo costruttivo? 

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