Foligno, un’aquila reale in volo sugli Altopiani Plestini

Foligno, un’aquila reale in volo sugli Altopiani Plestini
di Giovanni Camirri
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Lunedì 1 Febbraio 2021, 13:22

FOLIGNO - “Sembrava una normale e bella giornata da passare da soli sull'Altipiano Plestino, fredda si ma con un cielo terso e senza vento”. Inizia così il racconto dell’esperienza vissuta qualche giorno da da Alfiero Pepponi, presidente di Lipu Umbria che ha messo nero su bianco l’incontro con un’aquila reale che ha anche fotografato. “Improvvisamente – prosegue – Pepponi - sono stato assalito da una strana sensazione, una di quelle, sapete, che arrivano quando sta per succedere qualcosa, il cuore ti sale in gola ed il respiro si fa affannoso. Mi sono voltato lentamente per capire cosa mi stava succedendo e quasi cado all'indietro paralizzato da quanto mi si presentava davanti ai miei occhi, rimanendone così colpito e affascinato da aver paralizzati tutti i movimenti: una spettacolare Aquila reale era così vicina, sopra la mia testa, che quasi mi sembrava di poterla toccare poi uno scarto improvviso ed è scomparsa dalla mia vista dietro gli alberi. Il risultato è stato incredibile per l'esperienza vissuta ma pessimo per non aver sfruttato al meglio la possibilità di immortalare con qualche scatto l'incontro ravvicinato (qualcosa ho fatto e vi propongo la migliore).

L’Aquila reale – prosegue Pepponi - ha un volo spettacolare caratterizzato da veloci ascensioni, picchiate spericolate e improvvisi attacchi alle prede, una vista acutissima, un profilo maestoso ed elegante. Non c'è da stupirsi se l’Aquila reale è stata amata e venerata dall'uomo in ogni epoca e cultura. Fin dalla notte dei tempi l'uomo è affascinato dalla natura e dagli animali, li utilizza per cercare di capire meglio il mondo facendoli diventare protagonisti di miti, leggende, poesie, romanzi. Tra tutti gli animali l'Aquila, considerata la “regina del cielo” è da sempre uno degli uccelli più ammirati, amati, persino adorati. L'Aquila reale è uno dei rapaci diurni italiani più affascinanti. Facile da riconoscere – conclude - per le sue grandi dimensioni e per la silhouette caratteristica”.

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