Foligno, sicurezza: il sindaco chiama il prefetto. «Servono soluzioni per contrastare la criminalità»

Foligno, sicurezza: il sindaco chiama il prefetto. «Servono soluzioni per contrastare la criminalità»
di Giovanni Camirri
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Sabato 29 Agosto 2020, 16:44
Sicurezza. E’ il tema al centro del dibattito crescente ormai da alcune settimane a Foligno. Un tema che viaggia a doppio binario: da un lato c’è la sicurezza urbana e dall’altro quello legato ai rischi covid e alle misure messe in campo dalla taverne della Giostra della Quintana. E se se quest’ultimo ambito vede il posizionamento di termoscanner fissi agli ingressi, termoscanner mobili pronto ad essere usati, la prenotazione obbligatori, i menù digitali. Il rispetto del distanziamento, ben altro problema è quello del sicurezza urbana. Sul punto è tornato a ribadire la propria posizione il sindaco Stefano Zuccarini”. “Ho di nuovo sollecitato il Prefetto di Perugia – scrive il primo cittadino - chiedendo un improcrastinabile e deciso intervento, al fine di trovare soluzioni e porre in essere le necessarie misure di contrasto alla criminalità, per garantire l’ordine pubblico in città, e l’invio sul territorio di adeguate forze dell’ordine. Duole infatti dover ancora prendere atto di un incremento della criminalità, in particolar modo nelle ore notturne, frutto anche di un preoccupante aumento del fenomeno migratorio irregolare, e della presenza di alcuni soggetti di etnie Sinti e Rom stanziati in città, che sta portando ad una progressiva degenerazione sul fronte della sicurezza cittadina. Questa situazione infatti, come ho avuto già modo di sottolineare, desta la mia profonda preoccupazione e sta creando un clima di ansia e paura tra cittadini ed operatori economici, spesso vittime stesse di tali condotte”. Quello della sicurezza è uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Zuccarini: “Ribadisco altresì – sottolinea -, con assoluta fermezza, che la sicurezza è e resta uno dei principali cardini della nostra azione amministrativa: non possiamo e non vogliamo girare la testa dall’altra parte, anzi intendiamo affrontare la questione con massima determinazione, nel rispetto del mandato elettorale, ed in primis della legalità che ho il dovere di garantire verso la Città ed i miei concittadini. Fermo restando l’immutata gratitudine per l’operato delle Forze dell’Ordine alle quali va tutta la mia incondizionata ammirazione, confido in una fattiva quanto preziosa collaborazione. Per quanto ci riguarda, come sindaco e amministrazione comunale, stiamo ponendo e porremo in essere tutte le misure necessarie per quanto di competenza: l’efficientamento ed il potenziamento della videosorveglianza, l’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Municipale, la riqualificazione di aree abbandonate e degradate così come un rinnovato arredo urbano finalizzato ad una maggiore godibilità e vivibilità degli spazi. Prendiamo infine atto che anche la sinistra, proprio ora, si tolga provvisoriamente – dice rispondendo di fatto, ma senza nominarlo - al consigliere d’opposizione Luciano Pizzoni - e per mero opportunismo politico la paradossale maschera di un buonismo di facciata, arrivando ad invocare l’impiego dell’esercito con i militari a presidiare aree che per anni sono state lasciate colpevolmente abbandonate ed in preda alla delinquenza”. Intanto giovedì sera, giornata di apertura delle taverne della Quintana, e dopo il caos di piazza Matteotti che ha portato a 5 indagati e un ferito, il centro storico era ampiamente presidiato da carabinieri, polizia, guardia di finanza che ha portato anche le unità cinofile e polizia locale.
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