Foligno retrocesso, ora si rischia il buio

A testa bassa. Il Foligno è retrocesso in Eccellenza
di Giordano Granelli
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Lunedì 23 Maggio 2022, 17:52

FOLIGNO  È finita con la sconfitta a Rieti(2-0) e la retrocessione in eccellenza per quello che è l’epilogo naturale di un campionato in cui la giovane squadra di Tizzoni tra mille problemi societari e gli infiniti avvicendamenti in panchina, ha cercato di onorare fino alla fine. Ma quando mancano le basi difficilmente arrivano i miracoli e per certi versi è giusto così.

Il Foligno paga da anni il prezzo di realtà societarie caratterizzate nei migliori dei casi da mala gestione ma che ultimamente, con gli infiniti e surreali passaggi di proprietà, ha assunto delle fattezze tragicomiche e farsesche.

Per questo chi si aspettava che a salvare la baracca potessero essere dei ragazzi volenterosi ed in qualche caso anche con del talento, è rimasto deluso. Il tutto in un silenzio assordante da parte di una città che appare rassegnata fino all’apatia e le cui istituzioni sono le prime ad essere totalmente indifferenti.

Cosa aspettarsi adesso? Sia che il presidente Colavita si tenga la società o, come annunciato già da tempo, la ceda, sono da risolvere velocemente tutte le pendenze economiche che si sono accumulate a cominciare dai rimborsi ai giocatori. Solo grazie al saldo degli emolumenti, con la conseguente firma delle liberatorie da parte dei giocatori e dello staff tecnico, sarà possibile iscrivere il Foligno al prossimo campionato di Eccellenza: al contrario, nel caso in cui il club non dovesse essere in grado di riconoscere ai tesserati sotto contratto almeno i rimborsi maturati al 30 aprile scorso, la Lega vieterebbe alla società qualsiasi tipo di affiliazione e di iscrizione ai campionati dilettantisti nazionali e regionali.

Il Foligno, dunque retrocede nel campionato di eccellenza torneo in cui, per la prima volta nella storia, ci sarà una stracittadina, quella con la neopromossa C4 che anche nella prossima stagione intende recitare un ruolo da protagonista a suon di acquisti eccellenti. Ma il futuro per del Foligno calcio appare quanto mai nebuloso ed al momento non si può escludere neanche il distacco della spina di un Foligno con una situazione debitoria consistente anche se non impossibile da colmare. E non saranno certi i silenzi stampa, come quello tenuto dalla società biancazzurra al termine della partita di ieri, a risolvere le cose, ma al contrario per recuperare il rapporto con città e tifosi, servirà trasparenza e perché no anche un minimo di etica. Perché si può ripartire anche dal basso, ma a tenere il timone in mano serviranno dei dirigenti capaci, che sappiano ricostruire e programmare il futuro, senza fretta e senza voli pindarici verso l’ignoto.Perché come gridano gli striscioni di quel gruppo di tifosi irriducibili che anche ieri in 77 erano presenti a Rieti, Foligno merita rispetto.

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