Foligno: Prato Smeraldo, il quartiere si rianima grazie ai residenti

Foligno: Prato Smeraldo, il quartiere si rianima grazie ai residenti
di Giovanni Camirri
3 Minuti di Lettura
Lunedì 16 Novembre 2020, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 14:00

FOLIGNO - Quartiere pulito e tante proposte. E’ il senso che riassume l’iniziativa, andata in scena domenica nel quartiere prato smeraldo e promossa dal Comitato spontaneo di quartiere, dal Circolo Arci Subasio e dai commercianti di Prato Smeraldo. All’appello hanno risposto in tanti rispettando tutti le regole del distanziamento per contrastare la pandemia Covid-19. Proprio per queste la ricerca e raccolta di rifiuti non s’è concentrata snella sola area verde che fa da contorno alla scuola elementare ma ha toccato diverse zone del vasto quartiere che va da via Mameli al confine con San Giovanni Profiamma, Sportella Marini da cui è diviso dal Fiume topino per arrivare da un lato alla ferrovia e dall’altro all’innesto con la superstrada Flaminia da un versante e Statale 75 Centrale Umbra dall’altro. A pulire il quartiere c’era la gente, dai bambini a ragazzi fino alle famiglie e ai pensionati. Tutti uniti dall’unica bandiera che è la voglia di rilanciare il quartiere.

«Sul tavolo – spiega Alessandro Pacini del Comitato di Quartiere – ci sono diversi progetti. Uno su tutto quello che riguarda la “casetta blu” e cioè la sede della ex Circoscrizione più volta assaltata dai vandali. Crediamo che la soluzione più utile sia quella di rendere utilizzabile questa struttura consentendole di essere vissuta. Così le persone diventano un presidio e il quartiere avrà un punto di riferimento per tutti». Gli ha fatto eco Vincenzo Falasca, un altro dei sostenitori dell’iniziativa e membro del Circolo Arci Subasio. «Oggi – dice Falasca – abbiamo voluto esprimere una volontà chiara: rimettere in movimento il quartiere.

La risposta c’è stata e ci sprona, tutti, ad andare avanti. Prato Smeraldo non ha un ufficio postale, un Bancomat, un distributore e nemmeno un centro civico. E voglio anche ricordare che la scuola elementare “Mameli” non ha nemmeno una palestra. Quindi le cose su cui ragionar e pensando a proposte concrete da condividere e sottoporre al vaglio sono tante. Oggi abbiamo compiuto un primo passo unitario. Si potrebbe inoltre pensare anche ad un ulteriore iniziativa legata all’aspetto del quartiere invitando chi vive nei palazzi o nelle case ad abbellire, magari con qualche fiore. E’ dalle piccole cose che si compiono – conclude – passi importanti». «Abbiamo realizzato – spiega Matteo Spillucci istruttore Fit – alcune piccole ma importanti dimostrazioni legate tennis, per spiegare che la pista polivalente può avere più utilizzi. Tutti distanzianti e nel rispetto delle norme anti Covid. “Come circolo Arci Subasio – spiega il coordinatore Giacomo Gigli – siamo un pezzo della storia di questo quartiere da 60 anni. In un sistema di rete territoriale siamo pronti per proseguire a fare la nostra parte. Come esperienza diretta viviamo quotidianamente la convergenza tra generazioni anche molto diverse tra di loro attraverso tante attività tra cui quelle didattiche, educative, sportive e – conclude - culturali». Quella di ieri è stata la prima di una serie di tappe che puntano a far uscire Prato Smeraldo da una sorta di torpore che dura da tempo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA