Foligno, perde il lavoro e non ha un tetto, scatta l’aiuto di Polfer e Caritas

Foligno, perde il lavoro e non ha un tetto, scatta l’aiuto di Polfer e Caritas
di Giovanni Camirri
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Sabato 6 Febbraio 2021, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 18:44

FOLIGNO - Perde il lavoro e non riesce a trovare altro anche a causa delle conseguenze della pandemia da Covid 19. Sulla sua strada, segnata da sconforto e disperazione, trova però due angeli che l’aiutano ridandole speranza. Gli angeli, protagonisti di questa buona azione sono gli agenti della Sezione Polfer di Foligno, guidati dal comandante Alessandro D’Antoni, e gli operatori della Caritas Diocesana di Foligno, coordinati dal direttore Mauro Masciotti. Nei giorni scorsi la donna, una 50enne straniera ma da tempo residente in Italia, è stata notata dai poliziotti seduta su un muretto in prossimità della stazione ferroviaria. La donna aveva inoltre al seguito diversi bagagli. Quando gli agenti, nell’ambito dell’attività di polizia di prossimità, le si sono avvicinati hanno subito notato lo stato di disperazione della 50enne. donna era pervaso. I poliziotti le si sono avvicinati, agendo con grande delicatezza e hanno parlato con lei. La donna ha raccontato loro di aver perso il lavoro e di conseguenza i mezzi che le garantivano il sostentamento compresa la possibilità di poter fruire di un alloggio. Gli agenti Polfer accertato quanto la donna aveva poco prima loro riferito, si sono immediatamente attivati contattando la Caritas di Foligno e, grazie anche alla disponibilità di un hotel della zona, sono riusciti a trovare una prima sistemazione per la 50enne. «Con la Polfer – spiega il direttore Masciotti Messaggero – abbiamo attivato una collaborazione riassunta in ciò che abbiamo chiamato "I binari della Carità".

In treno viaggiano tantissime persone e altrettante frequentano la stazione. Non tutti hanno una vita serena e priva di preoccupazioni. Ci sono stati casi di disagio che abbiamo affrontato con la Polfer, ciascuno per le proprie competenze, dando corpo ad un risultato importante: l’aiuto. La polizia ferroviaria nel controllo in stazione, nei treni e lungo i binari, traccia un quadro della situazione e in quei casi di persone in difficoltà entriamo in azione noi andando a dare sostegno laddove serve». «Come polizia, ed in questo caso come specialità Ferroviaria – aveva sottolineato il comandante D’Antoni in una dichiarazione rilasciata al Il Messaggero – siamo anche polizia di prossimità. In questo contesto possono emergere situazioni di difficoltà, legate all’emergenza caldo, a quella dovuta al freddo, a chi non ha un posto per ripararsi, che poniamo all’attenzione della Caritas che valuta e poi realizza il supporto solidale più idoneo». Un impegno, quello della prossimità e della vicinanza a chi ha più bisogno che vede da sempre Polfer e Carits, ciascuno per le proprie competenze, collaborare per aiutare chi vive reali difficoltà.

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