Foligno: «Non vogliamo l’elemosina di Stato. Non serve colpire categorie mirate». Protesta contro le misure del Dpcm

Foligno: «Non vogliamo l’elemosina di Stato. Non serve colpire categorie mirate». Protesta contro le misure del Dpcm
di Giovanni Camirri
3 Minuti di Lettura
Sabato 31 Ottobre 2020, 14:30

FOLIGNO - Imprenditori, dipendenti, partite Iva studenti, gente comune, un centinaio di persone che hanno riassunto le diverse categorie, hanno fatto sentire la loro ve, ieri sera in piazza della Repubblica a Foligno, per spiegare che “così non si può andare avanti”. Al centro della mobilitazione, nata da un’idea lanciata dall’imprenditore Francesco Mariani, ci sono le disposizioni previste dall’ultimo Dpcm che hanno colpito lavoratori e famiglie. “Siamo i primi – è stato detto – a credere nell’imprescindibile rispetto delle norme sanitarie. Ma siamo i primi che come artigiani, ristoratori e piccole e medie imprese veniamo presi di di mira. Vogliamo portare avanti una lotta pacifica per far capire che un bar o un ristorante non sono soltanto un bar e un ristorante. Ci sono imprenditori, lavoratori, fornitori e tutto l’indotto che soffre per queste chiusure mirate che cadono sulle nostre categorie, e non su altre, e non ne comprendiamo il perché”. Francesco Mariani, il promotore dell’iniziativa, ha ribadito che “ci sentiamo presi di mira”. La manifestazione è stata serena, senza problemi e senza vessilli di questo o quel partito o di questa o quella associazioni. Solo due striscioni, senza simboli, sono stati aperti. Uno recitava “La vera emergenza è questo Governo” e l’altro “Salute e reddito garantito per tutti”. La parola è stata presa poi da chi ha voluto portare la sua testimonianza come Daniela da Trevi. “Sono – ha detto – una partita Iva e voglio ribadire che non abbiamo bisogno dell’elemosina di Stato e che non servono i ristori. Qui si deve ragionare sul lavoro”. Poi è stata la volta di uno studente: “La Costituzione – ha detto – ricorda che l’importanza del lavoro, uno dei cardini della Repubblica.

E qui si deve parlare di lavoro che sempre più rischia di no esserci”. E ancora una ragazza: “Fortunatamente – spiega – ho la famiglia che mi sostiene ma il momento è davvero complicato”. E poi un lavoratore: “Da otto mesi – ricorda – viviamo queste problematiche e siamo coscienti che prima questa situazione pesantissima era una emergenza economica ma ora è un dato di fatto. Abbiamo famiglie da sostenere, bollette e conti da pagare e fatichiamo pesantemente tutti. Ed ora quest’altra mazzata”. In piazza della Repubblica c’era anche il sindaco Stefano Zuccarini. “Ho voluto portare – ha detto il primo cittadino – la mia solidarietà e vicinanza ai commercianti, agli imprenditori e a tutti coloro che sono coliti da questa situazione”. Oltre al sindaco c’erano anche, tra gli altri, l’assessore Marco Cesaro, il presidente del consiglio comunale Lorenzo Schiarea e alcuni consiglieri comunali di maggioranza. A portare solidarietà è intervenuto anche il presidente di Confesercenti Foligno, Simone Mattioli. “Si fatica tutti – ha concluso Francesco Mariani, l’ideatore della manifestazione – e per questo dobbiamo fare rete. É sconcertante vedere questa città martoriata da scelte nazionali che, in materia economica, non comprendiamo. Dobbiamo fare rete e pacificamente far comprendere che la situazione è grave e servono risposte ragionate e non interventi su categorie come le nostre o come, ad esempio quella delle palestre – conclude - solo per citarne una”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA