Foligno: «In montagna l’esperienza si fa facendo», il vademecum di Franco Cavadenti istruttore nazionale di escursionismo della Valle Umbra Trekking

Foligno: «In montagna l’esperienza si fa facendo», il vademecum di Franco Cavadenti istruttore nazionale di escursionismo della Valle Umbra Trekking
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Sabato 4 Febbraio 2023, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 15:44

FOLIGNO - Montagna, un modo da scoprire, un mondo da approcciare nel modo più giusto. Per capire quali sono i corretti modi per farlo è sempre utile una chiacchierata con Franco Cavadenti, folignate doc, istruttore nazionale di escursionismo della Valle Umbra Trekking.

Cavadenti, quali sono gli elementi essenziali per approcciare la montagna?

«Sicuramente conoscenza ed esperienza. Ci si deve sempre informare perché la montagna è un ambiente particolare dove le condizioni variano velocemente. Proprio per questo si deve conoscere dove si va, quali sono le condizioni meteo e si deve ragionare sulla propria esperienza. Ci si deve preparare perché è importantissimo sapere dove si andrà e cosa si troverà».

Lei ha parlato di condizioni che possono mutare velocemente

«Certo. E penso quando si è in presenza di un ambiente difficile o che diventa tale è importante sapere quale sentiero seguire».

L’esperienza quanto pesa?

«Molto. Partendo dal presupposto che l’esperienza si fa facendo, è giusto e doveroso sottolineare che quando si va in luoghi che non si conoscono o che non si conoscono bene è buona cosa affidarsi ad un esperto. E c’è da valutare anche cosa si va ad approcciare».

Si spieghi meglio.

«Dobbiamo ragionare su più livelli. C’è quello dell’escursionismo e poi c’è l’alta montagna e l’alpinismo. È ovvio che si tratta di scenari diversificati dove, in maniera sempre più crescente, l’esperienza è fondamentale».

La montagna, quindi, come va affrontata?

«Tutto va fatto secondo determinate condizioni avendo ben chiaro che quelle stesse condizioni possono repentinamente cambiare e possono farla diventare difficile.

Proprio per questo il giusto approccio è essenziale».

Quindi chi va in montagna se ha dubbi che deve fare?

«Se non si è certi o non ci si sente sicuri si deve sempre ragionare sul farsi accompagnare da chi conosce i luoghi e ne è esperto».

Quindi, quale consiglio si sente di dare a chi decide di vivere l’esperienza della montagna?

«Questa esperienza va fatta senza superficialità e nel rispetto massimo dei luoghi e dell’ambiente. Non ci si deve mai sentire esperti o sicuri al 100%. È questo il modo giusto per affrontare la montagna che è un ambiente molto soggetto a pericoli oggettivi».

Un ragionamento, quello di Franco Cavadenti, basato sull’esperienza di una vita che guarda alla grande preparazione dell’itinerario da seguire, alle giuste indicazioni comprese quelle come dare notizia sempre di dove si va e dalla preparazione necessaria ad affrontare la montagna e che comprende anche la giusta predisposizione dell’equipaggiamento che ci si porta al seguito e che deve essere commisurato alla tipologia di attività che si va a praticare. Non va poi dimenticata anche la ricerca della giusta andatura. La montagna, infatti, è un ambiente complesso se non lo si affronta con la giusta cadenza. Ma è anche una palestra di vita dove si impara il proprio passo che, seguito, porta a scoprire luoghi, scenari, scorci e “presenze” uniche e in molti casi irripetibili.

Giovanni Camirri

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