Foligno, le mascherine col volto approdano al Teatro Real a Madrid con il re di Spagna Filippo VI

L'incontro a Madrid
di Giovanni Camirri
4 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Ottobre 2020, 09:00

FOLIGNO - Come può un artista, soprattutto se lavora in teatro, evitare l’impatto della mascherina sul pubblico pur indossandola? La risposta, ormai su scala internazionale, arriva da Foligno. A firmarla è Claudia Paolini che, nel maggio scorso tra distanziamenti lockdown aveva lanciato l’idea, di cui aveva parlato con Il Messaggero, delle mascherine con su impresso il volto di chi le indossa. “Incrociando le persone – aveva raccontato nel Paolini nel maggio scorso a Il Messaggero messaggero – mi sono trovata a dover risolvere un problema che può apparire banale ma banale non è: riconoscere l’interlocutore”.

Ora quelle maschere col volto sono arrivate addirittura al Teatro Real di Madrid e in quell’occasione c’è stato anche un incontro tra gli artisti in scena con quelle mascherine, in particolare col director Gianmaria Aliverti, e il re di Spagna Filippo VI e la consorte.

L’occasione è stata l’inaugurazione della stagione del Teatro real con l’allestimento di “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi. “Il regista – sottolinea Claudia Paolini -, giovane italiano molto stimato che dirige opera lirica soprattutto, ha fatto la mascherina per se stesso e poi ha proposto al teatro l’idea per il corpo di ballo, per non avere l’impatto delle mascherina sul pubblico ma essendo certo della protezione necessaria. Tutto nasce da lì. Poi io ho avuto contatti diretti con il Teatro che mi ha chiesto di realizzare 5 mascherine per ogni ballerino”. I ballerini sono 16 ed hanno, ovviamente tutti, volti diversi. Per ciascuno sono stati fatti modelli, prove su manichini fino ad arrivare alla realizzazione finale. Un modo davvero innovativo per mantenere un po’ di normalità, soprattutto quella espressiva, in attesa che si possa arrivare a considerare la pandemia un ricordo. Tutto cambia e cambiano anche abitudini e norme. La volontà degli artisti di farsi vedere in volto mantenendo la massima sicurezza anti Covid per cercare di tornare a dare un senso alla normalità che manca passa per il “centro del mondo”, e cioè Foligno. Tutto è nato da un’idea simpatica che serve anche a far capire a chi si incontra che contemporaneamente dietro e davanti quella protezione c’è sempre la stessa persona. E una idea frizzante come questa non poteva che venire, appunto, da Foligno dove il “genius loci” continua a scatenare il suo fascino producendo ciò che fa la differenza e ciò cui ancora nessuno ha mai pensato. Un genius loci che riassume il rapporto con un luogo fisico, appunto Foligno, che si apre al mondo passando per Madri e il suo Teatro Real. Non sarebbe male pensare ad una occasione, pubblica, ed in questa fase in modalità online, per mettere insieme i “geni locali” e ce ne sono molti che, come Claudia Paolini hanno portato la loro professionalità e il nome della città di Foligno, su panorami internazionali. Piccole e grandi esperienze che senza chiedere nulla a nessuno, ma mettendosi in gioco, riassumono lo spirito e l’iniziativa che fa del Belpaese, quell’Italia geniale che fa scuola nel mondo. Una bella esperienza nata per una intuizione, cioè l’esigenza di riconoscersi tra chi indossa le mascherine dall’esigenza, e che è cresciuta fino ad arrivare davanti al re di Spagna. Con poco si può fare molto. Una intuizione nata al “centro del mondo” ora prosegue il suo cammino alla conquista del mondo attraverso la maschera che non maschera, ma che invece aiuta a riconoscersi rispettando le disposizione anti Covid 19.

© RIPRODUZIONE RISERVATA