FOLIGNO - Il Barocco diventa preghiera attraverso il Presepe, simbolo totale del Natale. E così la collaborazione tra l’ente Giostra della Quintana, in collaborazione con Teatro San Carlo, Coop Culture, Protemus e la Pro Foligno, ha portato alla realizzazione di “Anghelos”, Natività Barocca, suggestione vivente di luce. I dettagli sono stati illustrati dal presidente della Quintana Domenico Metelli, dai magistrati di Giostra Luca Radi, Alessio Castellano, dal segretario generale Mauro Carboni, dagli assessori Comunale Decio Barili e Michela Giuliani e con loro da Giacomo Nappini. “Per comprendere il valore religioso – è stato detto – e meditativo a cui le prossime festività natalizie debbono avvicinarci, anche in relazione al momento storico che la nostra umanità ha vissuto negli ultimi tempi, abbiamo ritenuto immaginare un Presepe vivente in abiti barocchi dentro un scrigno di bellezza di Foligno quale è l’oratorio del Crocifisso”. L’evento andrà in scena nei pomeriggi del 26 e 27 dicembre e quindi del 6 gennaio. “Sarà allestito – è stato spiegato – come grande quadro vivente con i meravigliosi abiti della Quintana, ed avrà musiche create ad hoc che accompagneranno il visitatore in un percorso predefinito e attraverso suggestioni di luce che valorizzeranno in maniera suprema il luogo e l’immagine della Natività creata”. L’idea è di Luca Radi, che presiede la Commissione Artistica dell’ente Giostra della Quintana, mentre la regia è di Giacomo Nappini, direttore artistico del Teatro san Carlo. La Natività Barocca, primo evento del genere in 75 anni di Quintana, si candida a divenire un appuntamento natalizio fisso. “Con l’appuntamento del 6 gennaio – ha detto il presidente Metelli – si aprirà ufficialmente l’anno Quintanaro.
Giovanni Camirri
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