Foligno, la campagna elettorale soporifera fa scattare il ballottaggio per il sindaco tra centrodestra e centrosinistra

A sinistra Luciano Pizzoni, a destra Stefano Zuccarini
di Giovanni Camirri
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Martedì 28 Maggio 2019, 11:58
FOLIGNO - Era nell’aria, e chi dice il contrario nonostante le giuste aspettative poi sfumate, mente. L’aria era quella del ballottaggio per le elezioni comunali a Foligno. E l’aria sta diventando realtà. Era già accaduto con la passata tornata elettorale che ha portato al ballottaggio – dopo un confronto tra 7 candidati sindaco - Nando Mismetti (centrosinistra) e Stefania Filipponi (centrodestra). Risultato: la vittoria del primo al secondo turno. E domenica 9 giugno si tornerà al ballottaggio e a confrontarsi saranno i due candidati sindaco – tra i sei in competizione – che riassumono gli schieramenti maggiori: Stefano Zuccarini del centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia) e Luciano Pizzoni del centrosinistra (Partito Democratico, Patto per Foligno, Foligno 2030, Foligno in Comune, Foligno Soprattutto). La tornata elettorale a Foligno è stata l’ennesima riprova di come in città il voto per le europee e quello locale pur se avvicinandosi, restano cose distinte. L’onda lunga del voto per l’Europa non ha sortito gli effetti attesi e tali da portare ad un cambio di rotta nella guida della città già a prima botta. Così come il centro sinistra, pur secondo al primo turno, ha tenuto in qualche modo botta a quella che sembrava, stando agli annunci, una mareggiata travolgente da parte del centrodestra. Il distacco tra i due schieramenti maggiori c’è, è evidente, e non va minimizzato. Zuccarini, come da lui stesso ricordato s’è messo a disposizione della Lega e quindi del centrodestra. Pizzoni ha messo in campo il suo “civismo” all’interno di una coalizione composta da 4 liste civiche e dal Pd.  Bene l’impegno dei due competitor e delle loro squadre. Però uno spunto d’orgoglio in più da parte di tutti, compresi quelli rimasti fuori al primo turno, non avrebbe guastato. Guardando a ritroso e approfondendo le campagne elettorali di coalizioni, liste e raggruppamenti c’è da dire che tutto è risultato spesso soporifero. I sette confronti pubblici cui i sei candidati alla poltrona di sindaco hanno preso parte spesso non hanno messo il pubblico nelle condizioni di cogliere fino in fondo quel quid che fa la differenza. Per carità, nessuno critica nessuno. L’impegno di chi sta in politica da sempre, di chi c’è tornato dopo qualche tempo e di chi è del tutto nuovo, va riconosciuto. Evidentemente, però, qualcosa da una parte e dall’altra è mancata. Ora ci sono i giorni che porteranno al 9 giugno per affinare le ultime strategie per recuperare il terreno perso e guadagnarne dell’altro. Al terzo posto s’è piazzato il candidato del Movimento 5 Stelle, David Fantauzzi. E come si orienteranno i pentastellati in vista del ballottaggio sarà un altro degli elementi da tenere in considerazione. Gli altri tre candidati sindaco (Stefano Stefanucci, Lorella Trombettoni, Cristiano Giustozzi) hanno fatto la loro campagna elettorale raccogliendo numeri e percentuali buoni come punto di partenza per sviluppare progetti – nuovi o già rodati – portati al confronto con gli elettori e anche il loro votanti potrebbe contribuire a far pendere l’ago della bilancia verso Pizzoni o verso Zuccarini. Il centrodestra di Zuccarini ha chiuso il primo turno  con il 44.72% corrispondente a 13.562 voti. Segue il centrosinistra di Pizzoni con 11.606 voti e 38.27%, quindi Movimento 5 Stelle con David fantauzzi (11.59%, 3.515 voti); Stefano Stefanucci di Impegno Civile (640, 2.11%); Lorella Trombettoni di Progetto Foligno (618, 2.04); Cristiano Giustozzi sostenuto da CasaPound e Centro del Mondo (383, 1.26). La tenzone politica per sapere chi succederà a Nando Mismetti (Pd), il sindaco che ha completato due mandati, lo si saprà soltanto dopo il ballottaggio. E i giorni che iniziano da oggi saranno segnati da strategie, contatti, equilibri e condivisioni di obiettivi. E non è detto che non ci saranno sorprese. Al momento, dopo qualche ora di necessario riposo, tutti ripartiranno di gran carriera per raggiungere la conquista di Palazzo Comunale.

Giovanni Camirri
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