Foligno, Jazz in lutto: è scomparso Mario Guidi, padre del pianista Giovanni. Cordoglio da Umbria Jazz a Paolo Fresu

A sinistra Mario Guidi e a destra il figlio Giovanni
di Giovanni Camirri
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Venerdì 27 Dicembre 2019, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 16:51
FOLIGNO – Giovedì mattina è morto Mario Guidi, folignate, notissimo e apprezzatissimo manager jazz. A darne notizia, attraverso il suo profilo facebook il figlio Giovanni, bravissimo pianista. “Questa mattina papà – scrive Giovanni guidi - se ne è andato.È stata una grande sorpresa. Ma a pensarci bene, non potevamo che essere tutti certi che sarebbe riuscito a non soffrire per niente! Esattamente come desiderava… I funerali ci saranno Domenica 29 Dicembre alle 15.30 alla chiesa di Sterpete a Foligno”. Mondo della musica in lutto e a riassumere il dolore collettivo è Umbria Jazz che sulla propria pagina facebook scrive: “Una triste notizia: è morto Mario Guidi, padre del musicista Giovanni Guidi. Ci ha lasciati un amico e un grande appassionato di musica. Stringendoci attorno al dolore della famiglia, lo vogliamo ricordare come ha voluto il figlio Giovanni. Le note di UJWinter lo accompagneranno nel suo ultimo viaggio. Ciao Mario, che la terra ti sia lieve”. Mario Guidi era stato il manager di Stefano Bollani e attualmente aveva la gestione del figlio Giovanni e di uno dei più grandi trombettisti del Jazz, Enrico Rava.
IL RICORDO DI PAOLO FRESU
Fondamentale per capire chi è stato e continuerà ad essere Mario Guidi è il ricordo che ne traccia un artista del livello di Paolo Fresu. “È mancato prematuramente – scrive Fresu - Mario Guidi, pioniere del jazz italiano. Agente e manager illuminato è stato uno dei primi a intraprendere la strada di una professione che, nell’Italia degli anni Ottanta, non esisteva. Nei suoi lunghi anni di attività si è occupato di artisti come Enrico Rava e Stefano Bollani contribuendo con amore e passione a dare luce artistica anche al suo amato figlio Giovanni, oggi uno dei più creativi pianisti europei. All’inizio della sua carriera si occupò per un piccolo periodo anche della mia attività e di altri musicisti ‘amici’ e tante volte è stato a Time in Jazz per accompagnare i suoi artisti o da semplice ascoltatore. Mario era una persona dolce e gentile. Grande cultore di jazz si è trovato a vivere in questo mondo per passione contribuendone allo sviluppo artistico e professionale che, dal 2018, l’ha portato a essere il vice presidente dell’Associazione nazionale IJN che afferisce alla Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. C’è un parallelismo tra Mario Guidi e Giammaria Testa, anche lui mancato troppo presto. Non solo l’affabilità e l’umanità ma il provenire tutti e due dal mondo della ferrovia. Due uomini che sapevano scartare e che hanno affrontato la vita come fosse un viaggio senza distinzione di classe. Mario ne intraprenderà un altro e il mondo del jazz lo saluterà con affetto dalla pensilina di Foligno, la sua città, sventolando fazzoletti dai colori tenui. Il mesto ricordo - quello personale e come Presidente di IJI - è per lui, la sua famiglia e i tanti che gli hanno voluto bene”.
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