IL RICORDO DI PAOLO FRESU
Fondamentale per capire chi è stato e continuerà ad essere Mario Guidi è il ricordo che ne traccia un artista del livello di Paolo Fresu. “È mancato prematuramente – scrive Fresu - Mario Guidi, pioniere del jazz italiano. Agente e manager illuminato è stato uno dei primi a intraprendere la strada di una professione che, nell’Italia degli anni Ottanta, non esisteva. Nei suoi lunghi anni di attività si è occupato di artisti come Enrico Rava e Stefano Bollani contribuendo con amore e passione a dare luce artistica anche al suo amato figlio Giovanni, oggi uno dei più creativi pianisti europei. All’inizio della sua carriera si occupò per un piccolo periodo anche della mia attività e di altri musicisti ‘amici’ e tante volte è stato a Time in Jazz per accompagnare i suoi artisti o da semplice ascoltatore. Mario era una persona dolce e gentile. Grande cultore di jazz si è trovato a vivere in questo mondo per passione contribuendone allo sviluppo artistico e professionale che, dal 2018, l’ha portato a essere il vice presidente dell’Associazione nazionale IJN che afferisce alla Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. C’è un parallelismo tra Mario Guidi e Giammaria Testa, anche lui mancato troppo presto. Non solo l’affabilità e l’umanità ma il provenire tutti e due dal mondo della ferrovia. Due uomini che sapevano scartare e che hanno affrontato la vita come fosse un viaggio senza distinzione di classe. Mario ne intraprenderà un altro e il mondo del jazz lo saluterà con affetto dalla pensilina di Foligno, la sua città, sventolando fazzoletti dai colori tenui. Il mesto ricordo - quello personale e come Presidente di IJI - è per lui, la sua famiglia e i tanti che gli hanno voluto bene”.
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