Foligno: «Io milanista, vi racconto quella volta che a Roma, all’aeroporto di Fiumicino, ho conosciuto Michel Platini»

Massimo Cimbelli insieme a Michel Platini
di Giovanni Camirri
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Giovedì 27 Aprile 2023, 17:55
FOLIGNO - “Le roi est le roi”, “il re è il re”. Così il folignate Massimo Cimbelli, milanista da sempre, riassume l’incontro, del tutto casuale avvenuto nel 2001 all’aeroporto di Fiumicino, con Michel Platini “Le roi”, appunto “Il re”. Di grandi sportivi Cimbelli ne ha incontrati, nel tempo, davvero tanti. Sia in occasioni di lavoro nella pubblica amministrazione, sia come privato cittadino. “Quella volta a Fiumicino – racconta Cimbelli – ero insieme ad alcuni amici juventini. Quando incrociammo il grande Platini nessuno degli juventini, anche in forza di una grandissima emozione, proferì parola. Mi mossi io ben consapevole che, pur avendo fede milanista, “Le roi est le roi”, il re è il re. Mi sono avvicinato ed ho chiesto la possiblità di fare una foto insieme. E Platini, con grande gentilezza, s’è prestato allo scatto. Nella mia vita lavorativa e sportiva ho avuto occasione di incontrare tantissimi campioni. Penso a Carlo Ancelotti, Andrij Ševčenko, Pippo Inzaghi, Pietro Mennea, Silvano Ranmaccioni, Tiziano Crudeli, Luciano Spalletti, Margerita Granbassi, Nino Benvenuti, solo per citarne alcuni. Sono tutte persone che, sia nella vita che nello sport, spiegano cosa vuol dire essere “un grande”. Nel senso che mettersi a disposizione anche semplicemente per scattare una foto insieme con un fan, un tifoso o un semplice cittadini, riassume una grande senso di rispetto. Sono belle esperienze che – conclude - mi porterò sempre nel cuore”. Un amante dello sport, appunto Massimo Cimbelli, che ha avuto molte occasioni, e tante altre ne avrà, di incontrare i grande dello sport esponenti delle discipline più diverse. Ma anche un importante esempio di fairplay, appunto di “gioco corretto” spiegato dal fatto che granitica fede milanista non gli ha impedito di applicare un’etica comportamentale per chiedere a Platini, appunto “Le roi” di poter avere una fotografia insieme. Un “un comportamento leale tra avversari” di fede e pratica sportiva dove il tifoso di una squadra avversaria non ha avuto alcun problema a riconoscere la bravura e la grandezza del campione che quella volta aveva casualmente, e fortunatamente, incrociato all’interno dell’aeroporto di Fiumicino. E da questa storia di passione per lo sport e gli sportivi, raccontata scatto fotografico dopo scatto, ci sono molti spunti utili a ragionare. Primo fra tutti quello del rispetto dell’avversario. Un rispetto che contempla anche una giusta dose di ironia. L’incontro tra Cimbelli e Platini aveva scatenato qualche reazione del tipo: “Non eri milanista?”. La risposta, anche in questo caso piacevolmente intelligente, Massimo Cimbelli non l’ha fatta attendere: “Sempre! Nella buona e nella cattiva sorte. Nella salute e nella malattia. Finché morte non ci separi!... Cmq Le Roi è Le Roi. Chapeau!”.
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