Foligno, Giostra della Quintana oggi aprono le taverne: «Prezzi in equilibrio con l’anno passato»

Una taverna della Quintana
di Giovanni Camirri
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Giovedì 1 Giugno 2023, 07:26
FOLIGNO - Oggi aprono le taverne dei rioni della Giostra della Quintana, e la Singolar Tenzone della ripartenza deve fare i conti con l’incremento dei costi e l’offerta al pubblico. La ricetta per risolvere tutto si chiama equilibrio. Ed è proprio su questo punto che tutti i rioni, compiendo sforzi importantissimi, sono riusciti a tenere il prezzo di una cena in taverna sui livelli dello corso anno. Per farlo s’è puntato su scelte mirate che hanno consentito di equilibrare l’incremento di costo di 50 centesimi per un piatto con il contenimento, e quindi un abbassamento di prezzo, più o meno per la stessa cifra per un altro. «Uno dei nostri must – spiega Federico Fiordiponti dall’Ammanniti – è l’antipasto della rosa. Tra gli altri piatti c’è la faraona al vino. Per i costi abbiamo cercato di mantenere il livello dello scorso anno». «Partiamo – dice Filippo Pepponi del Badia – col rinnovo del braciere passando per i paccheri al ragù di coniglio insieme ai grandi classici. I prezzi? Abbiamo scelto l’equilibrio». «Nonostante – sottolinea Fabio Serafini dal Cassero – le difficoltà rispetto all’incremento dei prezzi abbiamo cercato di essere in linea il più possibile col 2022». «La questione prezzi – spiega Carlo Mattioli dal Contrastanga – è uguale per tutti. Per quanto riguarda noi abbiamo voluto introdurre un menu interattivo che permetterà a chi verrà in taverna di avere due settimane diversificate». «I prezzi – spiega Andrea Fordiponti del Croce Bianca – li abbiamo indicati in linea col passato e quindi anche per noi la scelta è di equilibrio. Tra i piatti proposti abbiamo introdotto il piccione alla folignata e il nostro cavallo di battaglia a tavola resta il menu di tartufo». Prezzi in linea anche la Giotti dove si consiglia di: «Assaggiare – dice Maurizio Ottaviani – gli gnocchetti del prete al sugo d’oca, gli gnocchi del priore e il tris della tradizione composto da coratella, trippa e lumache». «Quest’anno – sottolinea Stefano Falasca de la Mora – c’è il ritorno della “tamanta”. Si tratta di una taglio speciale di maiale più grande di una bistecca tradizionale che andrà ad affiancare i piatti della tradizione sempre graditi ai nostri avventori per i quali abbiamo scelto di non pesare sulle loro tasche mantenendo, in linea generale, la linea del passato». «Accanto al menu tradizionale – ricorda Andrea Batori dal Morlupo – ne abbiamo inserito uno a base di piatti della cucina barocca che possono essere degustati singolarmente e come menu completo. Una proposta pensata insieme al nostro chef Filippo Artioli. Il tutto mantenendo i prezzi inalterati se non per piccoli ritocchi al massimo da 50 centesimi». Sulla stessa linea di equilibrio anche il Pugilli che punta su: «Gnocchi alla puellara – spiega Mauro Paris e altre primizie». «I nostri prezzi – dice Riccardo Ricci dallo Spada – sono in linea col passato e invitiamo tutti a venire a trovarci per degustare, ad esempio, i bocconcini di chianina cannella e arancia e molto altro».
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