Foligno, giallo nel giallo per il teschio trovato nel Fosso Renaro: «Autentico o riproduzione?»

Foligno, giallo nel giallo per il teschio trovato nel Fosso Renaro: «Autentico o riproduzione?»
di GiovannI Camirri
3 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Maggio 2021, 09:12

FOLIGNO - Ci potrebbe essere un giallo nel giallo dopo il rinvenimento di un teschio dalle fattezze umane nel letto asciutto del Fosso Renaro, a Foligno, sotto il ponte di via Isonzo. Il primo giallo è quello legato al ritrovamento, su segnalazione di un passante, dello strano reperto. L’altro giallo, su cui verrà fatta chiarezza con gli accertamenti medico legali, è legato alla natura stessa del teschio individuato. C’è infatti da capire se si tratti effettivamente di un teschio appartenuto ad una persona visto che la zona è vicina all’area archeologica prossima al cimitero centrale o se, invece, si tratta di una ottima riproduzione magari utilizzata come elemento ornamentale di cui poi qualcuno s’è, per qualche ragione, disfatto. A monte del punto dove è stato individuato il “reperto”, infatti, vengono spesso notati da volontari o persone di passaggio rifiuti abbandonati e può essere anche accaduto che qualcuno, gettando illegalmente l’immondizia, in qualche sacco o busta di plastica possa aver inserito anche quello strano oggetto che poi è finito, per qualche ragione compresa l’eventualità di un qualche animale in cerca di cibo, nel letto del Renaro. Il resto potrebbe averlo fatto la pioggia, sia che il teschio sia o meno vero, trasportandolo a valle fino al punto dove è stato individuato sporco di terra. La zona è stata raggiunta dalla squadra volante della polizia, dalla scientifica e dalla polizia locale. Gli agenti del Commissariato hanno effettuato sopralluogo e rilievi ed ora la palla passa agli accertamenti di medicina legale. Al momento le ipotesi restano tutte aperte e non è possibile escludere nulla ne in un senso ne nell’altro.

La notizia del rinvenimento ha destato scalpore e attenzione. Elementi dati tanto dalla “stranezza” del ritrovamento quanto dal fatto che si vuole capire di cosa si è in presenza. E se si trattasse di un falso teschio umano non si potrebbe nemmeno escludere che si sia in presenza di uno scherzo di cattivissimo gusto. Che ha però innescato l’intervento delle forze dell’ordine. E, in questo caso, si dovrebbe capire il perché qualcuno possa aver pensato ad una così insana goliardata. Se si trattasse, invece, di un teschio umano fondamentale risulterà la sua datazione necessaria anche a capire la possibile provenienza del reperto. Negli anni Ottanta del secolo scorso sempre nel Fosso Renato, ma in zona Uppello, quindi a monte di via Isonzo, vennero ritrovate ossa umane risultate essere appartenute a soldati napoleonici. Se con il caso di via Isonzo ci siano o meno potenziali collegamenti è presto per dirlo. Così come è prematuro pensare ad altri scenari utili a dare una spiegazione alla vicenda così da dare una definitiva, e certa, chiave di lettura a questo che è divenuto un vero e proprio strano caso tinto di giallo. Al momento, come detto, si è da tutti i versanti nel mero campo delle ipotesi che ancora non consentono di dare una definitiva spiegazione ai fatti. Nei prossimi giorni si potrà capire di più e meglio potendo mettere la parola “fine” ad una vicenda venuta alla luce martedì poco dopo le 19 quando un passante ha segnalato il teschio nel letto del Fosso Renaro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA