Foligno, Fiera di San Feliciano operatori di Fiva Confcommercio sul piede di guerra: «Soluzioni o si rischia di sfasciare un patrimonio»

Foligno, Fiera di San Feliciano operatori di Fiva Confcommercio sul piede di guerra: «Soluzioni o si rischia di sfasciare un patrimonio»
di Giovanni Camirri
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Sabato 27 Gennaio 2018, 16:13
FOLIGNO - Fiera di San Feliciano  a Foligno, monta la rabbia degli operatori. A spiegare cosa sta accadendo, col sipario appena calato col tradizionale appuntamento dedicato a San Feliciano, patrono di Foligno, è Mauro Fortini, presidente regionale Fiva Confcommercio. «Siamo in presenza - spiega Fortini - di una situazione cui va messo mano quanto prima. Soprattutto per scongiurare l’abbandono di massa della fiera di Foligno. I problemi che registriamo anno dopo anno sono di due ordini di grandezza. Il primo riguarda il fatto che diversi titolari di posteggio non si sono presentati. Il che pone altre questioni - prosegue - su cui ragionare. Ci potrebbe essere il rischio, reale, che alcuni di coloro potenzialmente interessati a subentrare nella postazione non paghino il bollettino, determinando così una mancata entrata per le casse comunali. L’altro tema spiega una ulteriore timore legato ad una possibile diversificazione estrema dei banchi presenti che, nel lungo periodo, potrebbero condurre ad una sorta di snaturamento della fiera trasformandola in altro». «Abbiamo chiesto diversi incontri - sottolinea ancora Fortini - per studiare la possibilità di riavvicinare la fiera, e le fiere, al centro di Foligno. Siamo consapevoli. Essendo da sempre sul campo e in prima linea a contatto col pubblico, delle necessità di sicurezza e delle disposizioni vigenti. Proprio per questo parliamo di riavvicinamento. La proposta recentemente avanzata dal presidente Aldo Amoni, che ragiona sul possibile riavvicinamento al centro guardando alla zona Parco dei Canapè, piace agli operatori. Gli ambulanti, rispetto alla situazione attuale, preferiscono rimanere a casa. Valutati i costi, con Foligno che viene raggiunta da operatori dal territorio regionale e extraregionale, costa meno non presentarsi». «Nell’affrontare queste problematiche - dice ancora il presidente regionale di Fiva Confcommercio registriamo diverse difficoltà nel trovare punti e occasioni di confronto. Abbiamo chiesto più volte di aprire un tavolo e abbiamo anche avanzato ipotesi su cui ragionare. Ma non è mai stato dato seguito a nulla. Si sta distruggendo la fiera, gli ambulanti sono arrabbiati, molti degli stessi cittadini che l’hanno visitata sono insoddisfatti. Tuttoruota intorno ad una semplice, quanto articolata, questione di volontà. Noi ci siamo - conclude Fortini - e attendiamo un segnale concreto».
 
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