Foligno, falco colpito da una fucilata soccorso con l'ausilio di un ultraleggero

Foligno, falco colpito da una fucilata soccorso con l'ausilio di un ultraleggero
di Giovanni Camirri
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Venerdì 7 Settembre 2018, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 15:19
FOLIGNO - Una storia meravigliosa. E’ quella che ha unito un falco lodolaio ferito da una fucilata e i suoi benefattori che, dopo averlo recuperato, l’hanno portato a bordo di un ultraleggero al pronto soccorso per la fauna selvatica di Castiglione del Lago gestito da Lipu. A raccontare i dettagli della bella storia è Alfiero Pepponi, presidente di Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) dell’Umbria. «Durante la mia giornata - spiega il presidente Pepponi mi capita di essere testimone di tante cose a volte belle e a volte brutte ma questa mi ha veramente meravigliato e la voglio raccontare: la Lipu Umbria gestisce un pronto soccorso per il recupero della fauna selvatica, in particolare per gli uccelli, a Castiglione del Lago ed è stato realizzato all’interno dell’area dell’ex aeroporto Eleuteri nel Parco Regionale del Lago Trasimeno. Ciò che non mi sarei mai aspettato è che un bellissimo esemplare di falco lodolaio, purtroppo ferito da un colpo di arma da fuoco e con frattura dell’ala ci venisse consegnato, dopo il recupero effettuato nei pressi dell’Avio Club San Terenziano - nel comune di Gualdo Cattaneo - dal presidente Elia Leonardi, da Giordano Venturi che è arrivato pilotando un velivolo ultraleggero con a bordo il lodolaio. Il falco - conclude Pepponi - per ora è in prognosi riservata ma il nostro veterinario dottor Massimo Balducci è ottimista sul suo recupero». Nei mesi s orsi Alfiero Pepponi, in prima persona, s’era reso protagonista in prima persona di una speciale scoperta. Aveva infatti individuato sulla lanterna della cupola della Cattedrale di San Feliciano di Foligno una coppia di speciali pellegrini volanti. Si tratta di falchi pellegrini, che per mantener letteralmente fede alla loro natura, appunto, pellegrina si sono non a caso stabiliti sul punto più alto del Duomo Una condizione “abitativa” più che tranquilla, quella scelta dalla coppia di falchi pellegrini. Come detto a scoprire e documentare tutto è stato lo stesso presidente Pepponi.
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