Foligno, «Da cinque anni sono costretto a vivere nell'ombra». Alberi troppo rigogliosi complicano la vita alle famiglie

Mariano vetturini mostra come i rami degli alberi impongano l'ombra sulla sua abitazione
di Giovanni Camirri
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Domenica 9 Dicembre 2018, 20:51
FOLIGNO - “Da cinque anni sono costretto a vivere nell’ombra. E non solo il solo”. Nessuna spy story, ma un semplice, quanto lunghissimo, obbligo di convivenza con alberi che non vengono potati da tempo. A raccontare il duro mestiere di essere un residente del centro storico di Foligno, è Mariano Vetturini, che ha la sua casa in via Santa Caterina a due passi da parco dei Canapè e da sempre portavoce del Comitato Santa Caterina. “In casa sono costretto – spiega Vetturini – ad accendere la luce anche di giorno ormai da quasi 5 anni. Perché? Semplice. Gli alberi che si trovano dalla parte opposta alla mia abitazione non vengono potati da almeno 5 anni. I rami sono cresciuti, tutto si è infoltito e l’ombra s’è allungata superando i recinti delle proprietà comunali dove le alberature hanno le loro radici. E il problema non è solo davanti casa mia, ma ei stende fino al parco dei Canapè. Ho effettuato tutte le verifiche del caso, mi sono rivolto al Comune, trovando per altro persone di grande sensibilità. Mi è stato detto – prosegue Vetturini – che l’intervento lo si potrà effettuare intorno a marzo del prossimo anno. Il problema sta nel fatto che la sede stradale è di 3 metri e 80 e le abitazioni hanno gli ingressi a raso carreggiata. dall’altra parte c’è la scuola Santa Caterina l’Auditorium. Non chiediamo l’impossibile ma un intervento che possa far passare la luce del sole evitando a me e ad altri residenti di accendere la luce anche i giorno proprio a causa della continua ombra prodotta – conclude – dalle chiome degli alberi che attendono di essere potate”. Una situazione a limite del paradosso, quella che Mariano Vetturini ha raccontato a Il Messaggero, e che deve, obbligatoriamente, fare i conti con burocrazia e tempi tecnici. Situazione che lo stesso portavoce del Comitato Santa Caterina consoce benissimo visto che la sta approfondendo da tempo andando a bussare a tutti gli uffici possibili che possono a vario titolo occuparsi della vicenda. Inoltre, proprio a nome del Comitato, Vetturini non ha fatto riferimento al caso che lo riguarda, e che è la genesi della sua presa di posizione, ma ha esteso la questione rami eccezionalmente rigogliosi anche ad altre zone di via Santa Caterina lungo la direzione che va da piazza San Domenico verso il Parco dei Canapè. Chissà se il Natale sempre più vicino porterà ai residenti di via Santa Caterina il ritorno alla luce solare evitando così l’accensione diurna delle luci domestiche.
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