Foligno, covid-19 aziende che resistono: «Così combattiamo la pandemia lavorando per il futuro»

Foligno, covid-19 aziende che resistono: «Così combattiamo la pandemia lavorando per il futuro»
di Giovanni Camirri
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Venerdì 10 Aprile 2020, 12:38
FOLIGNO - “Siamo una tappezzeria e abbiamo tanta voglia di guardare al futuro ragionando sulla sicurezza di tutti”. Così Andrea Innocenzi, titolare dell’omonima tappezzeria, spiega il senso del progetto che ha attivato per guardare davvero avanti in tempo di pandemia. Il covid-19 ha spinto molte attività a rimettersi in gioco e quella di Innocenzi non è stata da meno. “Siamo partiti dal concetto di sicurezza – spiega Innocenzi – analizzato e rimesso in pratica in tutte le sue declinazioni. La prima sicurezza è quella che riguarda la salute di tutti. L’altra, che con la precedente va di pari passo, è la spinta verso la sicurezza lavorativa futura che riguarda tanto me quanto i miei dipendenti. Ci siamo rimessi in gioco iniziando la produzione di mascherine che realizziamo in tnt, cioè il tessuto non tessuto, antibatterico. Le realizziamo a quattro strati nell’ambito di un progetto di nostra riconversione temporanea. Abbiamo pensato a questo progetto per fare la nostra parte con la volontà – prosegue – di contribuire al contenimento del contagio da covid-19. E abbiamo anche realizzato schermi facciali che produciamo utilizzando un materiale trasparente sicuro e – conclude - contestualmente morbido”. Le mascherine Innocenzi sono sostanzialmente, come spiegato dagli stessi realizzatori una “protezione filtrante naso-bocca a 4 veli ad uso esclusivo della collettività”. Un bel progetto che spiega come la creatività italiana costituisca l’arma vincente per affrontare una crisi globalizzata che incide pesantemente sul tessuto produttivo. Un tessuto che, però, ha saputo reagire e, come dimostrato dall’esperienza di Innocenzi, s’è rimesso in moto con la chiara volontà di non fermarsi e si guardare al futuro facendosi trovare pronto. Un bel risultato che, nella sua obbligata temporaneità, porta le attività a dimostrare che le capacità a marchio Italia non hanno pari sia per qualità che per velocità di riorganizzazione. Una sfida che sempre più esperienze, al di la dimensioni, hanno deciso di praticare.
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