Foligno, coronavirus ospedale “San Giovanni Battista” parte la Fase 3

Foligno, coronavirus ospedale “San Giovanni Battista” parte la Fase 3
di Giovanni Camirri
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Giovedì 18 Giugno 2020, 13:31
FOLIGNO - Ospedale di Foligno, si apre la fase 3. I dettagli sono stati illustrati da Massimo De Fino commissario straordinario Ausl Umbria 2 e con lui da Camillo Giammartino e Davina Boco rispettivamente direttore sanitario e direttore amministrativo dell’Azienda alla presenza di Luca Sapori, direttore medico del presidio ospedaliero di Foligno del sindaco Stefano Zuccarini e di Tiziana Filena, coordinatrice commissione consiliare. Tante le novità snocciolate che vanno anche oltre l’analisi dei dati. Si va dalla volontà di ampliamento del pronto soccorso, fino alla definizione dei percorsi dedicati a pazienti ed utenti, all’entrata in funzione di scanner senza dimenticare la “questione personale” affrontata con assunzioni a tempo determinato per fronteggiare l’emergenza covid-19 e all’attivazione del “maxillo facciale” con un bando di assunzione destinato a due odontoiatri specializzati in chirurgia maxillo facciale. Un ambito di estrema eccellenza, quest’ultimo, che conta di pochissimi professionisti su scala nazionale e che si va ad aggiunge alle tante altre eccellenze sulle quali conta il “San Giovanni Battista”.
IL PUNTO
“L’ospedale di Foligno – ha sottolinea De Fino – ha sempre lavorato anche durante la fase di emergenza, Ce lo dicono i numeri e ce lo spiega il raffronto con i dati del periodo equivalente del 2019. Ci sono stati cali percentuali minimi, con punte massime del 20%, che se letti come numeri secchi possono dire molto o nulla, ma se approfonditi spiegano come il livello di appropriatezza della risposta è stato ben più elevato del normale. Il succo è questo: in ospedale c’è andato soltanto chi aveva reali esigenze. L’ospedale ha sempre funzionato tanto per la sua parte covd-19 che per quella free dando risposte importanti per gli utenti pure nell’attività ordinaria. Il tema dell’appropriatezza sarà uno dei cardini che guiderà la fase 3 nell’ottica di funzionamento della catena ospedale-territorio-telemedicina. E c’è stata anche una positiva collaborazione tra gli ospedali di Foligno e Spoleto – penso ad esempio all’urologia dove i sanitari di Foligno hanno operato a Spoleto. E’ stato messo in atto una approccio di sistema basato sul lavoro di squadra a tutti i livelli. Voglio anche ricordare che l’ospedale di Foligno – ha concluso – è il presidio ospedaliero della nostra Azienda che ha avuto i più alti livelli di donazioni proprio a testimonianza dell’operatività e della professionalità espressa”. Di “ipotesi ampliamento pronto soccorso” e di percorsi sicuri all’interno dell’ospedale in fase 3 ha parlato Giammartino. “La funzione del pronto soccorso – ha detto – in questa nuova fase diventa critica e quindi è essenziale garantire l’ulteriore funzionalità amplificando spazi e sicurezza per utenti ed operatori. Ci saranno nuove disposizioni per utenti, cargiver e accompagnatori . Sarnano previsti ingressi programmati con precise regole di accesso attraverso un altrettanto percorso sicuro per tutti. Si andrà ad amplificare – conclude - anche uno specifico programma anti assembramenti”. “Abbiamo messo in campo – ha sottolineato Boco – ogni istituto contrattuale possibile per far fronte a tutte le esigenze di personale e ci siamo spesi molto su questo ambito anche per accrescere la risposta tanto per le esigenze covid che – conclude - per il free”. Un ringraziamento per l’operato dei sanitari del “San Giovanni Battista” è stato espresso dal sindaco Zuccarini che ha sottolineato la disponibilità del Comune per ciò che riguarda l’ampliamento del pronto soccorso. “Quello di Foligno – ha detto – è un ospedale che non s’è mai fermato”.
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