Foligno, Caritas e Polizia Ferroviaria in prima linea a Natale per gli ultimi con “I binari della Carità”

Foligno, Caritas e Polizia Ferroviaria in prima linea a Natale per gli ultimi con “I binari della Carità”
di Giovanni Camirri
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Domenica 20 Dicembre 2020, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 16:28

FOLIGNO - Corre sui binari della solidarietà questo Natale reso diverso nel quotidiano dalla pandemia da Covid 19. E corre grazie all’azione della Caritas Diocesana di Foligno e si muove livelli diversi. Il primo è quello che riguarda direttamente l’attività della Caritas che viene posta in essere ogni giorno senza soluzione di continuità e che ora, in una nuova formula, prosegue nel sostegno ai bisognosi. L’altro è un progetto che si fortifica e che riguarda la collaborazione tra la Caritas guidata dal direttore Mauro Masciotti e la Sezione Polizia Ferroviaria di Foligno coordinata dal comandante Alessandro D’Antoni. Un ambito, quest’ultimo, che vede Masciotti indossare una doppia veste e cioè quella lavorativa di capostazione e quella solidale di direttore della Caritas. “Con la Polfer – spiega Masciotti a Il Messaggero – abbiamo attivato una collaborazione riassunta in ciò che abbiamo chiamato “I binari della Carità”. In treno viaggiano tantissime persone e altrettante frequentano la stazione. Non tutti hanno una vita serena e priva di preoccupazioni. Ci sono stati casi di disagio che abbiamo affrontato con la Polfer, ciascuno per le proprie competenze, dando corpo ad un risultato importante: l’aiuto. La polizia ferroviaria nel controllo in stazione, nei treni e lungo i binari, traccia un quadro della situazione e in quei casi di persone in difficoltà entriamo in azione noi andando a dare sostegno laddove serve”. “Come polizia, ed in questo caso come specialità Ferroviaria – sottolinea il comandante D’Antoni – siamo anche polizia di prossimità.

In questo contesto possono emergere situazioni di difficoltà, legate all’emergenza caldo, a quella dovuta al freddo, a chi non ha un posto per ripararsi, che poniamo all’attenzione della Caritas che valuta e poi realizza il supporto solidale più idoneo”. “Questa simbiosi – ribadisce Masciotti – in questo anno difficile e in questo Natale di restrizioni riassume il senso del dono attraverso ascolto e aiuto”. Sarà un Natale diverso, non nel senso religioso, che vedrà cambiare anche i classici appuntamenti, come il Presepe Vivente della Caritas o il Babbo Natale in stazione che arriva sul Treno a Vapore (organizzato da Caritas con la collaborazione di Ferrovie dello Stato, Fondazione Fs e Polizia Ferroviaria) e anche le attività giornaliere che la stessa Caritas realizza. “Dobbiamo evitare – dice il direttore Masciotti – assembramenti e per questo abbiamo installato una tensostruttura con percorsi dedicati che ci permetterà di effettuare il servizio mensa. Quella struttura rimarrà operativa per tutta l’emergenza Covid. Da domani l’emporio solidale di piazza San Giacomo avrà una seconda sede a Santa Maria in Campis sia per agevolare le persone che per evitare resse. Inoltre per quest’anno sia il Babbo Natale in stazione che raccoglieva i doni per i bambini meno fortunati che il Presepe Vivente – conclude - non si potranno fare”.

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