Foligno, alla Caritas crescono le richieste aiuto di chi non ce la fa più per il caro bollette

Foligno, alla Caritas crescono le richieste aiuto di chi non ce la fa più per il caro bollette
di Giovanni Camirri
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Giovedì 20 Ottobre 2022, 16:37

FOLIGNO - “Stiamo affrontando un momento difficilissimo e non sappiamo se riusciremo a dare risposta alla sempre più crescente richiesta di aiuto dovuta tanto a conseguenze della crisi e caro bollette, quanto all’impennata di sfratti per morosità”. A parlare con Il Messaggero sono il direttore della Caritas Diocesana di Foligno Mauro Masciotti e con lui Patrizia Ciarma. “Abbiamo una grande preoccupazione – proseguono Masciotti e Ciarma – relativa alle tante problematiche dovute al caro bollette. Ci sono sempre più famiglie che non ce la fanno ad andare avanti ed a pagare le bollette. Ma cresce anche il numero di imprese e attività, che hanno da due a 10 dipendenti, che stanno tirando la cinghia al massimo e che potrebbero dover chiudere non riuscendo a far fronte ai pagamenti. Ciò andrà ad impoverire i settori di riferimento in cui queste attività operano. Ma ci saranno problemi pensanti sia per i titolari che per i dipendenti che rischiano di non avere più lavoro con tutto ciò che ciò comporta a carico delle loro famiglie. Oggi l’assenza di una entrata economica, in qualche caso anche l’unica su cui si può far conto, pesa moltissimo anche se fosse una condizione solo temporanea. Registriamo un incremento – ricordano ancora – di richieste di aiuto in questo ambito che tocca quota più 30%. è un dato profondamente allarmante e ciò ci preoccupa in quanto temiamo di non riuscire più a dare risposte possibili a queste nuove povertà.

C’è poi un’altra questione che ci tiene col fiato sospeso: l’impennata di sfratti per morosità. Le nostre strutture Caritas ricevono quotidianamente sempre più richieste di contatto da parte di chi, già oberato dal caro bollette e dagli altri pagamenti cui deve far fronte, si trova a dover fare i conti con lo sfratto per morosità e quindi, in sostanza, a non avere più un tetto sotto cui ripararsi. Come Caritas da parte nostra mettiamo a frutto tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione ma il livello crescente di casi di reale e profonda difficoltà – concludono - preoccupa sempre di più anche noi”. Una situazione sempre più complessa cui la Caritas Diocesana si trova a dover far fronte senza dimenticare gli altri ambiti in cui interviene. Si va dall’accoglienza, al centro d’ascolto, all’emporio della solidarietà, fino al sostegno e all’accoglienza per l’emergenza dell’Ucraina, arrivando ai migranti e alla mensa che ogni giorno da cibo a chi non ce l’ha. E a chiedere almeno un pasto sono in maggioranza italiani il cui numero tende a salire nel medio periodo. Persone, tutte, che hanno storie di vita complesse o che hanno perduto l’occupazione e che non riescono a riescono a rientrare nel mondo del lavoro.

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