Foligno, l'allarme della Caritas Diocesana: «La pandemia sta creando gli impoveriti da covid-19»

Foligno, l'allarme della Caritas Diocesana: «La pandemia sta creando gli impoveriti da covid-19»
di Giovanni Camirri
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Mercoledì 29 Aprile 2020, 13:07
FOLIGNO - “La pandemia in atto ha creato, drammaticamente, una nuova categoria sociale: gli impoveriti da covid-19”. A raccontare a Il messaggero questa emergenza sociale da coronavirus è Mauro Masciotti, direttore della Caritas Diocesana di Foligno.
L’IDENTIKIT
“Per raccoglie, vagliare e poi sostenere – dice Masciotti – le richieste dei bisognosi abbiamo anche attivato un numero verde. Mai avrei immaginato che quella linea dedicata alle marginalità arrivasse ad avere un numero così elevato di chiamate. Siamo in media a 50 telefonate di richiesta aiuto al giorno. E sono tutte persone italiane che sono diventate gli impoveriti dal covid-19. Questa nuova forma di povertà colpisce piccoli commercianti, piccoli imprenditori, molti di quelli che hanno il lavoro fermo. C’è gente che non riesce a fare la spesa necessaria a mettere insieme il pranzo con la cena e ha anche – prosegue – problemi nella gestione familiare quotidiana”.
IL CASO
“Abbiamo richieste – ricorda Masciotti – anche per esigenze che in precedenza se non affrontabili sul momento potevano essere affrontate in un secondo momento. Penso ad alcune famiglie che non hanno contanti per pagare l’idraulico che gli ripari la caldaia e quindi sono costretti a fare la doccia fredda”.
L’EMPORIO
“Assistiamo le famiglie – ricorda il direttore Caritas – anche col nostro Emporio della Solidarietà. In tempi pre pandemia la media variava tra le 40 e le 509 famiglie che ricevevano assistenza secondo un preciso programma. Ora siamo a circa 250 nuclei familiari: il covid-19 ha moltiplicato tutto per 5. E colpisce in particolare non solo chi ha il lavoro fermo , ma pure chi lavorava saltuariamente. Si tratta di tutti italiani, mentre le famiglie bisognose di origine straniera quasi, ed uso un paradosso, quasi le dobbiamo andare a cercare. Non perché stiano meglio di altri, le difficoltà restano per tutti”.
LA SOLIDARIETÀ
“Questa pandemia – dice ancora Masciotti a Il Messaggero – ha fatto scoprire un elemento che dà speranza: la rete della solidarietà. Il tam tam di vicinato ci permette di raggiungere quei casi che per vergogna o per estrema dignità vivono profonde difficoltà e non chiedono. Penso ad alcuni anziani che vivono soli. Di converso penso anche alla rete di sostegno che si sta sempre più sviluppando a Foligno per supportare gli ultimi tra gli ultimi. Riceviamo disponibilità da parte di tante persone, di tutte le classi sociali, che, poco o tanto in base alle rispettive possibilità, si sono fatte avanti per dare in qualche modo conforto a chi sta vivendo situazioni di estrema difficoltà. E’ un segnale positivo che spiega come la comunità di Foligno dimostri ogni giorno, e soprattutto lontano dalle luci della ribalta, che questa realtà ha nella sua identità il cuore. In queste fase le diversità che caratterizzano – conclude – i singoli non contano, conta la comunità”.
 
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