Focolaio Covid a Bardonecchia. Don Danilo Innocenzi e il gruppo dell'oratorio di Orvieto anticipano il rientro

Focolaio Covid a Bardonecchia. Don Danilo Innocenzi e il gruppo dell'oratorio di Orvieto anticipano il rientro
di Monica Riccio
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Martedì 24 Agosto 2021, 21:07

La vacanza a Bardonecchia sarebbe dovuta durare ancora qualche giorno ma per un gruppo di orvietani si è conclusa in anticipo, con un frettoloso rientro verso casa, lunedì 23 agosto in tarda serata. Per colpa del Covid e di quattro persone positive, con le quali però nessuno degli orvietani è mai venuto in contatto, don Danilo Innocenzi, responsabile del gruppo di Giovani e Famiglie dell'Oratorio S. “Filippo Neri” di Orvieto, gruppo solito, ogni anno a trascorrere insieme una vacanza in montagna, ha deciso di tornare a casa anzitempo.

«Abbiamo deciso di anticipare il rientro a casa per terminare in bellezza la nostra piccola vacanza senza lo spettro di un'inutile agitazione sorta in seguito alla notizia di un focolaio Covid a Bardonecchia – spiega don Danilo. Il contagio era circoscritto ad un'ala del Villaggio Olimpico da cui le persone in isolamento non erano più uscite dal 4 agosto scorso. Nessuno del nostro gruppo o degli altri gruppi presenti a Bardonecchia, compreso lo staff dell'albergo dove risiedevamo – spiega ancora - ha mai avuto contatti con questi positivi. La Asl e il comune di Bardonecchia hanno gestito la situazione da subito senza pregiudicare nulla. Tuttavia, il pensiero di stare ancora lassù cominciava a preoccupare diverse famiglie – racconta don Danilo - allora abbiamo deciso di non convivere col pensiero e con la paura e ci siamo perciò preoccupati di tornare, per eccesso di scrupolo e precauzione nei riguardi nostri e di tutti, sottoponendoci subito al tampone antigenico. È stata, quella di tornare in anticipo, una scelta totalmente nostra – chiarisce don Innocenzi - dettata non da motivi scientifici o sanitari, ma solo da eccesso di scrupolo. Ne è una dimostrazione il fatto che non abbiamo chiesto all'albergo nessun rimborso. Alla fine tutti i 67 vacanzieri orvietani - me compreso - sono negativi.

Non posso fare altro che ringraziare il Signore e chi si è fidato di noi con tanta pazienza e umiltà e chi ha capito fin da subito che in questi frangenti basta accontentarsi del poco purché sia di sostanza.»

Don Danilo non tralascia una ammonizione verso chi ha tacciato il gruppo di scarsa attenzione verso il momento: «Vorrei anche ringraziare coloro che ci hanno trattati da untori o da sprovveduti come se fossimo gli unici che in questo periodo siamo andati in vacanza. Questa vicenda è l'ennesima dimostrazione che la nostra città dice di voler fare del bene ai ragazzi, ma non scommette su di loro; grazie di cuore, il prossimo anno, a maggior ragione, saremo ancora più carichi.»

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