Fiumi di droga da Napoli a Terni: In cinque condannati ad oltre vent'anni di carcere

Fiumi di droga da Napoli a Terni: In cinque condannati ad oltre vent'anni di carcere
di Nicoletta Gigli
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Martedì 20 Settembre 2022, 00:35

TERNI - Le telecamere piazzate nel residence ternano dove alloggiavano Arturo Esposito e Giuseppe Improta, napoletani in trasferta per portare in città fiumi di droga, avevano immortalato gli spacciatori al lavoro per confezionare le dosi e il viavai dei clienti, avidi di cocaina, hascisc e marijuana.

A comprare la droga dai due napoletani per poi rivenderla in città all’inizio era solo Juri Ascani, ternano,  ultrà della curva est. Col passare dei giorni a fare rifornimento, per l’accusa, erano anche Tiziana Iacuzzo, la parrucchiera col negozio in via Fratini che restava aperto anche la notte, e Slim Rozzanelli, il tunisino ultras della curva nord che all’epoca era ai domiciliari per spaccio.  Quando i rapporti con i due fornitori campani diventavano complicati scendeva in campo Antonello Giuli, il romano che non esitò a picchiare Juri e a portargli via l’auto per venderla come acconto per quel debito di droga da 10mila euro non saldato.

Per cinque dei sei arrestati dai carabinieri nell’operazione Est del 13 giugno scorso, tutti ancora in carcere tranne la parrucchiera alla quale sono stati concessi i domiciliari, ieri è arrivato il verdetto del giudice, Simona Tordelli.

Tutti rei confessi hanno chiesto l’abbreviato per poter avere lo sconto di pena.

A tutti il giudice ha concesso le attenuanti generiche anche alla luce del comportamento collaborativo con gli investigatori.

Le condanne più pesanti sono state inflitte a Arturo Esposito (6 anni e sei mesi di carcere) e Giuseppe Improta (5 anni e 8 mesi).

Condannati a 3 anni e 4 mesi la ternana Tiziana Iacuzzo, a 3 anni e due mesi Slim Rozzanelli e a 3 anni Juri Ascani.

“Sono moderatamente soddisfatto posto che le pene sono state inferiori a quelle richieste dal pm, Stramaglia - dice l’avvocato Francesco Mattiangeli, legale di Esposito, Iacuzzo e Rozzanelli. Scontato l’appello - aggiunge - con cui cercheremo di limare ulteriormente le pene”.

Diversa la via percorsa dal romano Antonello Giuli, che ha scelto di difendersi nel processo con il rito ordinario e comparirà in aula a ottobre.

L’indagine, che per gli investigatori ha “disarticolato un sodalizio criminale teso all’immissione ed alla vendita dello stupefacente sulla piazza ternana, interrompendo i fiorenti canali di rifornimento campano e laziale” si è snodata tra settembre e dicembre 2021. Quando gli investigatori dell’arma notarono uno strano movimento intorno alla casa di Juri, in pieno centro, il luogo scelto per smistare la droga che arrivava a fiumi da Napoli e Roma. Il grosso degli stupefacenti fu immortalato nelle immagini girate nel residence ternano dove alloggiavano Arturo e Giuseppe, che facevano due viaggi a settimana con auto sempre diverse per non destare sospetti e sempre cariche di droga. 

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