Fiennes, Malkovich, Blackburn: a
Solomeo per regalare vera unicità

Fiennes, Malkovich, Blackburn: a Solomeo per regalare vera unicità
di Michele Bellucci e Italo Carmignani
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Giovedì 2 Novembre 2017, 10:20
SOLOMEO - Si festeggiano i dieci anni del Teatro Cucinelli e lo si fa regalando al pubblico una Stagione da capogiro. Musica, danza e prosa, ma soprattutto la ferma convinzione che artisti di caratura internazionale possano lasciarsi ispirare dal piccolo borgo umbro e dar vita così a qualcosa di completamente nuovo. Ad esempio Ralph Fiennes, ’attore e regista inglese annoverato tra i più grandi interpreti delle opere shakespeariane, creerà uno spettacolo pensato appositamente per gli spazi del teatro. Nella scorsa stagione lo stesso era accaduto con l'attrice parigina Isabelle Huppert che, tra un Golden Globe ed una candidatura agli Oscar, aveva regalato al pubblico di Solomeo una serata antologica dedicata a Guy de Maupassant.

Altro nome atteso sul palco del Cucinelli è quello di John Malkovich, che in chiusura di stagione (29 marzo) porterà in scena ‘The Music Critic’, un collage al vetriolo delle più spietate recensioni musicali degli ultimi secoli scritto e concepito dal violinista russo Aleksey Igudesman (per capire il tenore del testo basta guardare qualche video del duo Igudesman & Joo). Anche il pluripremiato attore e regista statunitense verrà invitato a raggiungere l'Umbria con qualche giorno d’'anticipo, per vivere l’'esperienza del borgo ed entrare nell'atmosfera fiabesca che lo caratterizza.

L'intuizione di Federica Cucinelli è giusta. Il teatro deve essere in primis luogo di creazione e rappresentare il giusto contesto per allestire nuovi spettacoli o proporre creazioni ad hoc; questo è fondamentale tanto quanto il prestigio di una location. Anche la coreografa Helene Blackburn, passando dalla prosa alla danza, regalerà all'Umbria il debutto mondiale della sua ultima creazione, ‘Minuit et des possibles, una Cenerentola ispirata alla fiaba dei Grimm ma riletta in modo particolarmente visionario (28 novembre).

Al di là delle residenze di compagnie legate ai progetti del Teatro Stabile dell'Umbria (per citarne una quella di Fabrizio Bentivoglio e Michele Placido per l'allestimento de L'ora di ricevimento), Solomeo si apre definitivamente al mondo candidandosi a diventare ben presto - con dieci anni di attento lavoro e decisivi investimenti alle spalle - un punto di riferimento internazionale.

Intanto la Stagione 2017/2018 regalerà una lunga serie di interessanti appuntamenti, a partire dal 16 novembre con la black comedy che vedrà protagoniste Isabella Ferrari e Iaia Forte ‘Sisters. Come stelle nel buio; dopo il Natale Andrea Baracco alle prese con uno dei classici di Beckett, ‘Finale di partita’ (21 gennaio); quindi Silvio Orlando con Lacci, tratto da un romanzo di Domenico Starnone e messo in scena da Armando Pugliese (12 e 13 febbraio); il 19 febbraio Dieci storie proprio così’, diretto da Emanuela Giordano; per finire ancora danza con Rioult direttamente dagli Stati Uniti’, l'’11 marzo, e con Il giardino giapponese di Leonor Keil e Piero Leccese il 18 marzo.
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