Federica Gasbarro dal "Youth Climate Summit" all’Umbria Green Festival di Narni

Federica Gasbarro
di Marcello Guerrieri
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Martedì 8 Ottobre 2019, 19:01
Le mega auto elettriche si sono affiancate in silenzio, vicino alle “carrette” della corsa cittadina: sembrava si sfidassero a chi fosse più ecologica. Era l’Umbria Green Festival, che recitava il suo ultimo giorno, proprio a Narni. Ospite d’onore, insieme ad altri, come il giornalista televisivo Marco Frittella, Federica Gasbarro, la studentessa italiana scelta dalle Nazioni Unite al primo "Youth Climate Summit" dell'Onu. Ed era lei a guardare con interesse proprio le carrette, che sono notoriamente senza motore e quindi senza inquinamento. Ma se questo era un piccolo intermezzo di una cosa seria, è stata proprio Federica a monopolizzare l’attenzione della tavola rotonda. Certo, s’è parlato di mobilità alternativa e le bellissime automobili nella piazza stavano ad indicarlo; certo s’è parlato pure di nuova urbanistica insieme all’assessore narnese Alfonso Morelli. Le domande del pubblico sono però state per lei, per la sua esperienza all’Onu (“Ero davvero intimidita, ma poi ho compreso che ero lì per il mio futuro ed ho messo da parte qualsiasi paura”), per i rapporti con l’ancora più famosa Greta (“Ragazza molto simpatica a dispetto del suo atteggiamento”), per quello che accadrà domani al movimento (“Stiamo conquistando sempre più spazio: per noi è un grande successo pure parlarne”). Io suo era un atteggiamento positivo, solare, con grande capacità di comunicare i valori del suo movimento. Per dire del Festival, non è chiaro se le mastodontiche Tesla o Jaguar elettriche che erano esposte saranno mai accolte in un centro storico come quello di Narni: per la loro imponenza difficile che potranno mai girarvi nelle stradine medievali, insomma forse la ricerca e l’industria automobilistica dovrebbe limitarne le dimensioni, che significa pure diminuire il consumo. E così nel dibattito all’interno del palazzo dei Priori s’è parlato proprio di questo, della difficoltà dell’Italia a recepire, da un punto di vista edilizio e di spazi questa rivoluzione della mobilità. E non è stato troppo sottolineato che la mancanza di “prese” elettriche, a Narni ce ne sono solo due, tanto per dire, siano una delle prime cause del poco sviluppo di auto senza benzina. Federica Gasbarro ha preso una posizione mediana, ribadendo la necessità di ricomporre e qualificare i consumi e gli stili di vita. E a ben vedere andava pure oltre alle megavetture esposte solo poco più dietro.
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