Fase 2, per Terni “ripartenza lenta”
Pesano posti letto e tecnologia
La classifica di Ernst e Young

Fase 2, per Terni “ripartenza lenta” Pesano posti letto e tecnologia La classifica di Ernst e Young
di Sergio Capotosti
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Sabato 25 Aprile 2020, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 10:21

Fattori sanitari, economici e sociali che vengono incrociati con i dati del contagio da Covid-19. Così nasce la classifica elaborata dalla società di consulenza Ernst e Young per calcolare l'indice di resilienza delle città capoluogo d'Italia. Tra i 109 nove comuni presi in considerazione, Terni si trova al diciassettesimo posto, all'interno del gruppo delle città che dovrà fare i conti con una ripartenza lenta.
Ripartenza frenata, critica e facile, gli altri raggruppamenti elaborati dalla Ernst e Young. Città come Roma, Napoli e Catania fanno parte del gruppo in cui si trova Terni. Più è alto l'indice di resilienza e maggiori saranno le difficoltà per avviare la fase 2. A pesare, in particolare, sono fattori come l'adeguamento delle strutture sanitarie (soprattutto i posti letto in terapia intensiva), la medicina di base per il monitoraggio del contagio, ma anche il trasporto pubblico e la mobilità alternativa, così come pure la capacità che una città ha di supportare lo smart working. Decisivi anche i parametri per valutare le tecnologie di controllo delle città nella fase di ripartenza, per monitorare gli assembramenti e regolare l'afflusso ai mezzi pubblici e agli esercizi commerciali quando verranno riaperti. Nella classifica Perugia, invece, si trova nella top-ten, al nono posto,  delle città italiane, quelle che avranno le caratteristiche per una ripartenza facile, ovvero scarso contagio e bassa resilienza.

 

 

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