Farmaci antidepressivi per dimagrire: Perugia, alla sbarra medici e farmacisti

Farmaci antidepressivi per dimagrire: Perugia, alla sbarra medici e farmacisti
di Enzo Beretta
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Mercoledì 18 Settembre 2019, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 17:12
PERUGIA - Torna in Procura il fascicolo che vede imputate undici persone - quattro farmacisti e sette medici - coinvolte nell’inchiesta dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione dell’Arma sulle presunte prescrizioni e commercializzazioni di farmaci galenici per la cura dimagrante. Nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta ieri mattina dinanzi al gup di Perugia, Natalia Giubilei, le difese hanno contestato la nullità del capo di imputazione ritenendo le accuse generiche e per questa ragione il giudice ha chiesto al magistrato inquirente un’integrazione.

Si tornerà in aula il 26 novembre. Il pubblico ministero Manuela Comodi che nel novembre del 2017 aveva comunicato agli indagati il primo esito degli accertamenti, contesta a sette persone, «medici di medicina generale e specialisti», i reati di somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica, falso ideologico e violenza privata ritenendoli responsabili di aver redatto per i loro pazienti «prescrizioni galeniche riportanti la falsa indicazione terapeutica della cura dello stato depressivo» anziché la «reale finalità della cura dimagrante». 

Nel periodo in cui vengono contestati i fatti, vale a dire nella seconda metà del 2015, sull’asse Perugia-Bastia Umbra un ruolo determinante secondo quanto emerso lo avrebbero avuto i quattro farmacisti ritenuti responsabili della pericolosa somministrazione dei medicinali. Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari si legge che hanno «preparato e commercializzato come coadiuvanti di diete farmaci galenici comprendenti sostanze antidepressive vietate per la cura dimagrante». 
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