Falsi permessi di soggiorno, in tredici a processo. E l'avvocato patteggia

Falsi permessi di soggiorno, in tredici a processo. E l'avvocato patteggia
di Egle Priolo
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 07:02

PERUGIA - Falsi permessi di soggiorno, in tredici a processo, dopo che ieri il gup Angela Avila ha assolto uno dei sedici indagati per la mancanza della prova dell'illecito, condannato in rito abbreviato a sei mesi uno sei cittadini di origini straniere che ha usufruito del permesso con l'aiutino e ha concesso il patteggiamento a un anno, dieci mesi e 20 giorni per l'avvocato marscianese Mauro Bertoldi (pena sospesa).

Si chiude così il primo importante round dell'inchiesta – il fascicolo è del sostituto procuratore Gemma Miliani – che racconta di accuse di abuso d’ufficio, violazione delle norme sull’immigrazione, contraffazione di pubblici sigilli, falsità ideologica e materiale in concorso per diversi casi di permessi ottenuti da non ne aveva titolo. Rispetto ai capi di imputazione originari sono stati, intanto, eliminati i più pesanti, induzione a dare o promettere utilità e peculato. Tra le 13 persone rinviate a giudizio anche Anna Terenzi, funzionaria dell'Ufficio Immigrazione della questura di Perugia, difesa dall'avvocato Nicola Di Mario. «Bertoldi – ha commentato il suo legale Luca Maori – ha ammesso le sue responsabilità e, come richiesto, ha definito questo procedimento nei suoi confronti».
Le altre persone coinvolte sono state difese, tra gli altri, dagli avvocati Alberto Catalano, Fabio Michelangeli, Luca Graziani, Camillo Carini, Luisa Manini, Sebastiano Pirisi e Teresa Giurgola.

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