Lo straniero, da approfondite indagini di Polizia Giudiziaria svolte dai Carabinieri di Torino, è risultato essere inserito in un contesto familiare allineato su posizioni proprie dell’organizzazione terroristica dell’autoproclamato “Stato Islamico”, di cui lo stesso sosteneva l’ideologia, anche attraverso opera di proselitismo nei confronti di uno dei figli.
Il cittadino marocchino era inoltre molto attivo sul web ed era solito visualizzare e scaricare contenuti multimediali legati ad una visione intransigente della religione islamica, conservando testi di canti di guerra che esaltano la jihad e inneggiano al martirio. Pur essendo anagraficamente residente in città, con una carta di soggiorno a tempo indeterminato, da circa un mese si era reso irreperibile; a quanto riferito successivamente dallo stesso, era andato in Francia a cercare lavoro. La sua posizione è stata comunque monitorata dall’Ufficio Immigrazione, a seguito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione generale e di controllo del territorio, disposti dal Questore, d’intesa con il Prefetto di Terni. Non appena si è avuta notizia del rientro in città del cittadino marocchino, la Questura gli ha revocato la carta di soggiorno ed ha eseguito il provvedimento espulsivo.
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