Eroina al Luna park e in discoteca:
stroncata banda da 100 dosi al giorno

Eroina al Luna park e in discoteca: stroncata banda da 100 dosi al giorno
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Giovedì 24 Ottobre 2013, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 19:36
PERUGIA - Cinque. Tunisini. Determinati a diventare i nuovi boss dello spaccio alla stazione e nei luoghi della movida cittadina. E c'erano riusciti, nella citt outlet della droga. Lavorando dalle dieci a mezzanotte al ritmo di 100 dosi al giorno.

L'attività della banda è stata stroncata dai carabinieri del Reparto operativo, diretti dal tenente colonnello Pierugo Todini. Dopo averli pedinati per due mesi, aver seguito i loro spostamenti, averli ascoltati nelle innumerevoli telefonate con i clienti, i militari hanno deciso il blitz domenica notte. Tutti e cinque sono stati fermati, con i fermi convalidati ieri dal gip su richiesta del pubblico ministero Paolo Abbritti.



Uno agli arresti domiciliari in zona Tre Archi, gli altri quattro operativi tra piazza del Bacio, via Mario Angeloni e via Cortonese: nelle ultime settimane avevano spostato il proprio giro notturno ai Baracconi in zona Pian di Massiano, mentre nel week end il posto fisso era una delle principali discoteche dell'hinterland.



Eroina a basso prezzo e 35 segnalati. Eroina, soprattutto, ma anche cocaina spacciate a 40 euro a dose: cifre bassissime, da autentico outlet, e inevitabili decine di contatti quotidiani specie nel fine settimana e specie fra i ragazzi frequentatori di discoteche e dei popolari Baracconi. I carabinieri hanno ricostruito un'attività di almeno venti dose spacciate a testa fra i membri della banda, definita «a struttura orizzontale». Autentici imprenditori dello spaccio uniti dalla voglia di diventare i numeri uno, specie nella zona della stazione, con il pusher agli arresti domiciliari che gestiva i suoi contatti attraverso gli altri della banda.



Affitti in nero. L'altra piaga collegata allo spaccio è quella degli affitti in nero: i quattro vivevano in tre appartamenti nella zona di via Cortonese per i quali i carabinierini non hanno trovato il minimo contratto di affitto. Dunque, ora, saranno i proprietari a tremare dal momento che i militari hanno intrapreso azioni specifiche.



«L'accusa per tutti è di spaccio continuato - dice il tenente colonnello Todini -. I clienti fermati e segnalati non sono solo perugini ma arrivano anche dalle province di Siena, Viterbo ed Arezzo».
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