LA QUESTIONE
Le restrizioni da coronavirus stanno limitando gli spostamenti e, ad oggi, impediscono quelli fuori regione, salvo ovviamente i comprovati motivi come da modulo di autodichiarazione, e quindi è impossibile per i folignate andare a quello che è ormai il loro mare. Così c’è chi, come quelli del gruppo Facebook “Foligno che fiotta”, ponendo seriamente la questione delle limitazioni agli spostamenti legati alle vacanze estive, ha goliardicamente lanciato l’idea di dar battaglia alle Marche, conquistare e poi annettere Civitanova che così sarebbe Comune di Foligno e cambierebbe pure nome diventando “Foligno a mare”. “Foligno che fiotta”, dove si parla e si scrive esclusivamente in folignate è stata presa d’assalto da tanti marchigiani. A spiegare cosa sta accadendo è Fabio Ciancabilla, anima della pagina che coordina insieme al direttivo di Fcf. “Abbiamo ricevuto – dice Ciancabilla a Il Messaggero – tante richieste di iscrizione da parte di numerosi marchigiani. S’è creato, quindi, un reciproco scambio di esperienze reali legate alle nostre difficoltà di folignati che non possono andare a Civitanova e, come risvolto delle medaglia, quelle dei marchigiani, ed in particolare quelli della gente e degli operatori turistici di Civitanova, che stanno vivendo un momento difficilissimo in particolare dal punto di vista turistico. Un problema che accomuna tutta l’Italia ma che vede le marche, ed in particolare alcune sue zone specifiche essere divenute negli anni la meta prediletta proprio dai folignati. Così – prosegue – tanti nostri iscritti hanno lanciato l’idea goliardica di annettere Civitanova a Foligno divenendo un unico Comune. Un territorio omogeneo, quindi, che eviterebbe spostamenti fuori dai confini. Da parte degli amici marchigiani c’è la stessa volontà di mantenere i contatti e la voglia di poterci tornare a rivedere quanto prima. Questa è la realtà. Lo spirito della rete ha trasformato tutto ciò, anche come occasione per affrontare meglio questo periodo di lockdown e le diverse forme di restrizione – conclude -, in maniera scherzosa”.
LA RIEVOCAZIONE
E così c’è stato chi ha rievocato l’artista Massimo” Bagnato e la sua “Se gente de Fuligno, se fatti cuscì” che l’artista e comico ha cantato, ambientandola proprio a Foligno, sulla Rai. O chi ha proposto di utilizzare la draga, ferma da anni, presenta nell’area umida di Colfiorito per superare la vicina, e marchigiana, Serravalle e, ricordando Brancaleone, andare “alla pugna” per conquistare Civitanova. O chi ha scritto: “Cari fiottatori (così si chiamano gli iscritti a Foligno che fiotta, ndr) stemo sotto attacco!!!li marchiciani stonno invadenno fcf! ricordamoje che decco se parla folignatu! hasta la rocciata sempre!”. E dalle Marche non s’è fatta attendere la risposta: “Scambio teja de vingisgrassi co rocciata vostra a scopo diplomatico pre invasione estiva”.
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